Sensazioni che una città intera sente ancora intensamente. Una dimensione mentale dalla quale vorremmo non venir fuori mai. La vittoria nel derby ha lasciato una Catanzaro in festa, non poteva essere altrimenti e – quasi, quasi – ci si rammarica del fatto che si debba voltare pagina e pensare subito alla prossima.
Non per l’US. Non per Vincenzo Vivarini, è ovvio. Portato a casa la sfida col Cosenza, il tecnico e la squadra da subito si sono focalizzati sul prossimo step, anche per dar seguito al risultato positivo che ha scacciato – aspetto forse più importante – l’amarezza di tre sconfitte.
E così le Aquile, fin dall’avvio di questa settimana, hanno messo il Palermo nel mirino: la gara di domani sera, al “Renzo Barbera”, vedrà due squadre che, sebbene a pari punti, si presentano con umori diversi. In casa rosanero, infatti, non mancano i mugugni da parte di una piazza perplessa dal rendimento non eccelso delle ultime uscite: una vittoria sola in sei partite fanno sì che la panchina di Eugenio Corini sia tutt’altro che salda, specie dopo il pareggio di Terni.
Allora, metabolizzato il 2-0 sui Lupi, Vivarini non può che fare economia delle indicazioni sopracitate, per preparare la partita senza distrazioni o cali di attenzione: “La vittoria nel derby ci dà forza e consapevolezza che possiamo far bene in questo campionato difficilissimo – premette il trainer dell’US, ai microfoni della sala stampa, nel consueto briefing della vigilia -. Le precedenti sconfitte avrebbero potuto farci perdere un po’ di sicurezza, di morale, quindi abbiamo ritrovato lo spirito giusto, la spensieratezza di cui abbiamo bisogno. Allora a Palermo dovremo confermare quanto di buono espresso contro il Cosenza”.
Una compagine tra le più forti, sulla carta, dell’intera cadetteria, ma che sta vivendo un periodo tutt’altro che roseo: “Da parte nostra dovrà esserci proprio rispetto del momento che stanno attraversando! Affronteremo una squadra fortissima, allestita per traguardi importanti – avverte il mister – che a maggior ragione alzerà il livello di intensità e cattiveria per ottenere il risultato”, sostiene. “Ci aspettiamo una squadra determinata, concentratissima e servirà intanto ‘pareggiare’ il loro livello di attenzione, lavorando di gruppo, tutti insieme”, continua l’allenatore abruzzese, il quale potrebbe confermare l’undici di domenica.
La migliore risposta dettata dal gara contro i silani, sta nell’aver esposto la capacità di mutare pelle, di cambiare atteggiamento, all’occorrenza. Il Catanzaro ha saputo aspettare per poi infilare in ripartenza, con solidità, organizzazione e senza spavalderia: impossibile, allora, per il Cosenza, rompere le linee di casa. “Come dicevo a inizio campionato, pur avendo principi ben precisi, noi disponiamo di molte varianti. Il tutto dipende dal lavoro dell’avversario – spiega Vivarini -. Non abbiamo lasciato troppo l’iniziativa al Cosenza, che si è ben disimpegnato nella costruzione, superando le nostre pressioni. Di conseguenza abbiamo lavorato un po più ‘bassi’, attenti a non concedere spazi”, osserva il trainer di Ari.
“Dobbiamo saper soffrire, proponendo quell’umiltà avuta contro il Cosenza – sottolinea – dimostrandoci bravi nell’interpretare i vari compiti tattici che una partita può riservare. in B gli equilibri sono sempre molto precari”. Vero. La precarietà degli equilibri è tutta negli episodi che hanno deciso le partite di Como e Venezia, per non parlare di quella persa contro il Modena.
Prioritario per il Catanzaro, dunque, restare focalizzato sulla “missione salvezza“. Ecco perché Vivarini, al momento, non vuol sentir parlare d’altro: “Sì, noi giochiamo sempre per vincere senza fare calcoli, quindi siamo contenti per la classifica, ma dobbiamo restare concentrati sull’obiettivo – ammette -. Alzare l’asticella delle aspettative, significherebbe creare ‘problemi mentali’ alla squadra. Invece occorre continuare ad essere sbarazzini e divertirsi in mezzo al campo. Questa è la nostra filosofia”, rimarca Vivarini, rammentando che, con oggi, sono due anni esatti dal suo arrivo sui Tre Colli.
E al mister occorre imputare buona parte dei meriti della rinascita delle Aquile, come la stessa tifoseria ritiene. Quei tifosi che, tra poche ore, andranno a gremire il settore ospiti del “Barbera”: “Il nostro pubblico è meraviglioso – conclude -. Magari potranno esserci mille sostenitori di fede giallorossa, ma ogni tifoso del Catanzaro ‘vale per quattro’ di altre squadre“.