Le strade tra il Catanzaro ed Eric Botteghin si erano sfiorate, la scorsa estate. Era avanzata concretamente, infatti, l’ipotesi che potesse essere lui l’over a ricevere l’eredità di Martinelli, al centro della difesa. Ma la trattativa sostanzialmente non decollò e sfumò.
Comunque il nome di Botteghin in un certo senso è riuscito ad “agganciarsi” a quello dell’US: sì, ma nel tabellino di una partita, alla voce “marcatori“. Perché Antonini non è stato l’unico difensore brasiliano ad andare in rete, sabato pomeriggio, al “Ceravolo”: l’esperto calciatore ex Feyenoord era riuscito a ribaltare le sorti del match, portando l’Ascoli sull’1-2, poco prima dell’intervallo.
L’espulsione ed un Catanzaro che, via via stava riprendendo campo e fiducia – trascinato dagli ingressi di Iemmello e D’Andrea – hanno riscritto le sorti di una sfida che ha detto tante cose e verrà ricordata per le velate (ma non più di tanto) polemiche che hanno accompagnato il post e il pre, a cominciare dall’andata. Il vivace scambio di vedute tra Vivarini e Viviano, nel guadagnare il tunnel dopo il triplice fischio, è la fotografia finale.
In zona mista, a caldo, il classe ’87 si è pronunciato, dando la sua chiave di lettura, a cominciare dal rosso al compagno Valzania, episodio che ha inevitabilmente inciso sulla trama: “Sì, l’espulsione è stata determinante, perché fino a quel momento avevo la sensazione di poter fare ritorno con tre punti – dice Botteghin -. Da quello che ho percepito in campo, per me è molto chiaro non fosse fallo da espulsione, perché Valzania ha toccato la palla”.
Poi, passando in rassegna i momenti salienti, osserva: “Secondo me abbiamo fatto bene, difendendo e aggredendo, mettendo in campo i nostri concetti, le idee del mister grazie alle quali abbiamo fatto molto bene nelle ultime settimane – continua -. Ma una volta in dieci diventa difficile e il Catanzaro in due occasioni concesse è andato in gol”.
Persa quest’altra occasione, il discorso salvezza resta intricato, complesso e l’Ascoli non può permettersi di ristagnare là in basso. Al “Del Duca” venerdì sera arriverà la Cremonese, cliente scomodo, tra le realtà più forti della B: “Abbiamo dimostrato di far bene contro squadre attrezzate, come Parma, Como e proprio Catanzaro – annuncia -. Siamo delusi, ma siamo vivi e non molliamo”.
Pensiero condiviso, tra l’altro, dal patron degli ascolani, Massimo Pulcinelli, tornato ad esprimersi via social (la scorsa settimana, in un post, aveva cercato di infondere ulteriore fiducia nella squadra), a proposito della sconfitta di Catanzaro. In particolare, il presidente fa riferimento alla conduzione arbitrale: “Stanco di essere penalizzato da chi giudica – scrive, perentoriamente -. Che rosso hanno visto? Senza parole”.