Brignola c’è, c’è sempre stato. Il protagonista che non tutti si aspettavano, ha trascinato il Catanzaro in semifinale playoff, a braccetto con Donnarumma e Iemmello. L’esplosione di gioia, nei gol, sintetizza la voglia e la rabbia (legittima) contro la sorte, repressa per mesi, mentre si allenava a testa bassa, in silenzio.
E il suo momento è arrivato, con un gol che pone l’accento anche sulle sue doti tecniche: “Sognavo una serata così – dice, inevitabilmente -. Sto vivendo un periodo non facile, ma il mio unico obiettivo era aiutare i ragazzi, come loro stanno aiutando me. Sono felicissimo per me, sì, ma soprattutto per loro. Ce lo meritiamo”. Il Brescia, da par suo, rientra a casa annichilito da un 4-2 che ha mandato in estasi un “Ceravolo” gremito.
In sala stampa sono elogi, come quelli espressi da Vivarini, poco prima (LEGGI QUI): “Per come ho colpito la palla, in quella frazione di secondi, ero sicuro di far gol! Sì, è stata una liberazione, perché sono stato male – ribadisce il ragazzo -, però mi rendo conto di non aver contribuito come avrei dovuto, per questo ho sofferto per mesi, senza giocare”.
Un riscatto verso il destino, ma nulla che possa alludere alle scelte del tecnico, fin qui: “Col mister mi trovo benissimo, anzi, lo ringrazio, perché mi diverto tutti i giorni con lui! Nonostante tutto io qui sto bene – specifica -, sono contento”.
Ovvio, per un ragazzo intelligente come Brignola, fare dell’autocritica alla luce di una posizione un po’ ai margini della formazione titolare: “Evidentemente ci ho messo del mio, sono consapevole del fatto che avrei dovuto dare di più – dice -, sono obiettivo. Però sono contento di averlo fatto in una serata importante”.
L’esperienza di aver vissuto situazioni simili in passato (sia a gestire un vantaggio, sia a dover rimontare) restituiscono un calciatore che ha dato la carica e la motivazione ai compagni: Brignola è anche questo, infatti. “Talvolta, se pensi di dover gestire un pareggio nei novanta minuti, finisci col perdere – ammette -. Ho detto agli altri ‘ora non dobbiamo mollare, dobbiamo vincere’, in quei momenti”.