Non è nervosismo ma voglia di fare, di “spaccare tutto” (nell’accezione positiva del termine, sia chiaro), fame di vittoria, quella di mister Andrea Sottil.
Uno che non le ha mai mandate a dire, da calciatore ieri e da allenatore oggi, e che ha la spina dorsale per fronteggiare momenti delicati, come quello che si sta vivendo in casa Sampdoria.
Sedici punti in classifica (proprio come il Catanzaro, l’avversario di domani), una vittoria che manca da oltre un mese e un avvicendamento in panchina già avvenuto: tuttavia, l’arrivo di Sottil non ha sortito la virata auspicata da una piazza blasonata e giustamente ambiziosa.
Come affronta questa fase l’ex tecnico dell’Udinese? “In maniera cazzuta“, annuncia senza peli sulla lingua.
Non proprio solidissima la sua posizione, quindi, e se non dovesse arrivare la vittoria contro il Catanzaro, presidente e ds (che già si sono incontrati lunedì scorso nelle segrete stanze) valuterebbero il da farsi.
Ma un allenatore, si sa, è sempre in discussione. Lo dice Sottil stesso, il quale prende parola per primo, senza attendere le domande dei giornalisti, nella consueta conferenza stampa della vigilia.
“Sono stanco di ripetere sempre le stesse cose! Voglio parlar poco, dare concetti precisi. Domani voglio una squadra feroce, determinata e incazzata!“, tuona il trainer blucerchiato.
“Io ovviamente mi assumo le mie responsabilità, ma devono farlo anche i giocatori – spiega -. Voglio vedere la cattiveria agonistica di un leone ferito, molto più del Catanzaro! Dobbiamo saltargli addosso, dobbiamo pressarlo e fare una grande prestazione per portare a casa il risultato! Conta questo oggi, non altre chiacchiere. Pretendo solo questo tipo di prestazione, al di là di moduli o altri aspetti. Adesso dobbiamo ‘quagliare’ e portare sostanza”.
Insomma, se Sottil aveva intenzione di esporsi in modo drastico e perentorio, è riuscito nel suo intento, sperando che i suoi abbiano colto il messaggio, forte e chiaro.
Una partita che sa di bivio per lui, inutile nascondersi: “Non ho paura di nulla, sono determinato a dare il meglio per la Samp – rivela, tuttavia -. Le critiche sono giuste, le accettiamo purché siano costruttive“.
Poco da rivelare sul piano squisitamente tecnico: la Sampdoria vuole vincere, senza andare troppo per il sottile. “L’abbiamo preparata bene come sempre, ma voglio riposte contro un Catanzaro in forma, con ottimi calciatori – continua -, con delle lacune e dei punti forti e con una coppia offensiva insidiosa oltre a dei quinti pericolosi a piede invertito, però dobbiamo esserci noi”.
“Abbiamo capito come colpirli per metterli in difficoltà, abbiamo le armi per farlo, ma servono i fatti ora, ossia prestazione e risultati“, aggiunge. Impossibile equivocare le parole di Sottil il quale esige una prova “maschia, dagli alti contenuti agonistici, feroci“.
Quella del “Luigi Ferraris” si annuncia come una bella sfida, specie sugli spalti, (indipendentemente dall’inerzia in campo) dove ci sarà un settore ospiti ancora una volta gremito, in risposta alle coloratissime gradinate di casa, dove la Sud ha chiamato a raccolta l’intero popolo doriano per spingere la squadra: “Certo, ho visto bene la squadra in settimana, ma conta domani dalle 15, quando ci troveremo davanti ai nostri meravigliosi tifosi“, conclude Sottil.