È tornato e si è (ri)preso di diritto la scena, Dimitrios Sounas.
Il greco, assente per squalifica a Messina, ha deciso il match con il gol-partita ed il suo peso specifico, in avanti, (anche al netto dell’assenza di Iemmello), si è avvertito notevolmente, come sempre. La rete che ha piegato la Turris, nel pomeriggio, porta a sette il suo personale bottino di gol, fino ad oggi.
“Dimi”, però, preferisce non badare a ciò – sebbene la gioia personale sia tanta – e focalizzarsi sulla vittoria del gruppo e su quelle sbavature che potevano incidere sull’inerzia del match: “Abbiamo avuto tante occasioni e non abbiamo chiuso la gara, dobbiamo migliorare ancor di più questo aspetto – puntualizza il numero 24 giallorosso -. Le partite vanno chiuse, però abbiamo offerto un’ottima prestazione, ognuno ha dato il massimo, come sempre”.
Specificando di esser stato richiamato in panchina da Vivarini per un piccolo fastidio all’adduttore, Sounas imputa proprio al tecnico il miglioramento del suo “score” in termini di realizzazioni: “Il mister mi chiede di stare alto e attaccare sempre la porta ed in questo modo sono migliorato tantissimo da quando sono arrivato, visti anche i gol”, sostiene.
Il leitmotiv dell’US Catanzaro, dunque, è uno solo: guai a prendere sotto gamba l’avversario, chiunque esso sia. Messina, in tal senso, ha fatto scuola: “Tutte le gare, d’ora in poi, saranno come una finale, non bisogna sottovalutare nessuno, dobbiamo restare sul pezzo e continuare così. Ultimamente abbiamo affrontato squadre che si difendono molto ‘basse’, chiudendosi, e la nostra forza è giocare a calcio – avverte Sounas -. Noi siamo un grande gruppo, il gruppo fa la differenza“.