Si respira una certa adrenalina, in giro. Come un’aurea carica di energia, passione, sollevatasi su Catanzaro già da mesi ormai, ma che sta divenendo sempre più vibrante, col passare delle ore. Il Catanzaro torna “a casa”, nel suo tempio, tra la sua gente, finalmente.
Catanzaro – Spezia vale non solo la terza giornata del campionato di Serie B 2023/24 – fintanto che le Aquile, zitte zitte, hanno incamerato quattro punti in classifica – ma il debutto nel proprio stadio. Un “Nicola Ceravolo” inevitabilmente sold out, al netto anche di un numero di abbonati che segna un record nella storia dell’US. Ad aggiungere valore al match, il fatto che, ospite, sia una squadra retrocessa dalla massima serie e che parte tra le favorite, potendo disporre di un organico poco conforme alla cadetteria.
A poco più di ventiquattro ore dalla partita, Vincenzo Vivarini è tornato a parlare ai microfoni, proprio nella sala stampa dell’ex “Militare”, prima della seduta di rifinitura.
In prima battuta, il tecnico abruzzese si rammarica di non aver avuto il tempo necessario anche per “godere” della preparazione a questo tipo di sfida. “Peccato avere pochissimo tempo per recuperare e preparare questa partita, perché ritengo lo Spezia una delle migliori squadre del campionato che, al di là dei giocatori rimasti, ha fatto acquisti di livello alto e sarà tra i protagonisti del torneo – ammette il mister -. Noi stiamo bene, anche in funzione del risultato ottenuto con la Ternana, soprattutto perché giochiamo nel nostro stadio, quindi significa giocare ‘in dodici’, avere uno spirito di squadra altissimo, perché siam sicuri di avere quell’appoggio morale al quale ci aggrapperemo. Fin da queste prime partite, abbiamo capito che non sarà il campionato dello scorso anno, ma avremo avversari contro i quali dovremo ovviare a qualche gap con l‘entusiasmo che ci darà la nostra gente“.
Ecco, la realtà dei fatti è questa e Vivarini lo ripete da settimane. Indipendentemente da tutto, è ancora presto per avere contezza della cifra dell’organico giallorosso: “Organizzazione e applicazione restano le nostre armi – dice – e non sappiamo ancora quali siano i valori individuali nella rosa. Con la Ternana abbiamo dato continuità alla formazione di Cremona, ma non è detto che sia quello l’undici migliore! Siamo in un momento di studio, di analisi del campionato e stiamo lavorando tanto per ottenere il miglior Catanzaro nel minor tempo possibile, perciò dobbiamo trovare equilibrio e solidità”.
A ragion veduta, comprensibile qualche cambiamento,domani, contro gli spezzini di Alvini (che ieri aveva elogiato il collega e amico Vivarini LEGGI QUI): “Mi piace cambiare pochissimo, specie dopo una vittoria, ma disponiamo di una rosa adatta per poter fronteggiare i tanti turni infrasettimanali previsti“, osserva l’allenatore delle Aquile, lieto di poter giocare su un “manto erboso che nel giro di venti giorni sarà tra i migliori in B” e della vicinanza – fisica – dei tifosi, anche dal settore Distinti, senza barriere.
Glissando come sempre sul capitolo mercato (“le mie indicazioni sono state seguite abbastanza, penso unicamente al campo“, ribadisce), Vivarini, da buon talent scout, intravede le occasioni di crescita nei ragazzi accolti in questa sessione: “Spero che entro fine campionato vedremo esplodere questi ragazzi pieni di potenzialità, ma devono affermarsi e per questo dobbiamo dar loro tempo”, annuncia, pur constatando come alcuni elementi siano ragionevolmente è in ritardo di condizione.
“Siamo una squadra che si affaccia alla B con potenzialità, ma dobbiamo restare sereni e non avere paura di nessuno – aggiunge il mister -. Lo Spezia, che individualmente può essere più forte, creerà problemi al nostro modo di giocare, ma lo affronteremo con determinazione e spirito battagliero, ma con grande umiltà. Non possiamo dominare, ci sarà da soffrire, ma nei momenti di sofferenza, come l’anno scorso, mi aspetto il sostegno del nostro pubblico”.