Giovanni Stroppa riparte quella scarsa ora di gioco – in particolare il primo tempo – in cui la Cremonese ha effettivamente messo alle corde il Catanzaro. Perché dal gol di Biasci in poi è stato monologo giallorosso. Dopodiché, una prestazione da annoverare tra le più belle di questi due anni per gli uomini di Vivarini, rinvigoriti dalla spinta di un “Ceravolo” meraviglioso.
“Chiaramente dispiace un po’ non aver portato a casa la vittoria per come si era messa la partita, ma si riparte da questo pareggio consapevoli di quanto fatto – annuncia Stroppa ai microfoni -. Alla vigilia dell’andata avevo detto che sarebbe stato il ‘primo tempo’, quindi per questo ‘secondo tempo’ vi sono le migliori premesse“.
Buoni presupposti e la voglia di dare tutto, contando sul pubblico amico (sebbene i supporters di fede giallorossa gremiranno lo “Zini”, in contrapposizione), evitando di ripetere gli errori di martedì: “Dopo l’1-2 abbiamo smesso di giocare – ammette l’ex tecnico del Monza -. La nostra forza era stata fino a quel momento la gestione del palleggio, proprio come ha fatto il Catanzaro successivamente, mentre noi regalavamo palla, consegnandola agli avversari, bravissimi con le loro folate”, ci tiene a specificare Stroppa, affinché ciò non succeda nuovamente.
“Non avremmo dovuto subire il gol di Biasci, in quel modo – rivela -, a centrocampo abbiamo commesso una grave ingenuità. Indipendentemente dalla bellezza del gol, dovevamo stare attenti”, sostiene l’allenatore, secondo il quale non si è trattato di un calo fisico ma di un blackout nel gestire il pallone e di questo si è a lungo discusso nel chiuso dello spogliatoio.
Fattore positivo nell’andata, l’approccio nei due tempi, che ha prodotto le reti grigiorosse, stando a quanto dice Stroppa: “Abbiamo messo cattiveria, ma occorre mantenerla con costanza, continuare a fare quel tipo di partita senza concedere niente, sapendo quanto ogni episodio possa rivelarsi determinante”, auspica a gran voce.
Sulla falsariga del modello catanzarese, il tecnico della “Cremo” si attende grande trasporto dalla tifoseria lombarda, prendendo ad esempio quanto avvenuto dopo la marcatura di Ciofani: “Dopo lo 0 a 2, il ‘Ceravolo’ ha applaudito come per dire alla propria squadra ‘la Cremonese è forte, bravissimi comunque per essere arrivati fin qui’, ho percepito questo – confida -. Poi, il loro gol ha galvanizzato squadra e pubblico e c’è stata una spinta impressionante! Ecco, mi aspetto questo domani, lo stadio dovrà avere il volume della curva, in tutti i settori”.
Abile nel fare a sua volta “pretattica” senza anticipare nulla, Stroppa non offre spunti, né sulla formazione né sull’assetto: “Stanno tutti bene, porterò dei dubbi fino a domani poiché abbiamo varie soluzioni”, sussurra impassibile.
Non servono note a margine, dunque, per caricare la squadra: “Non c’è bisogno di motivare i ragazzi, semmai servirà anche stare attenti a non cadere in ammonizioni gratuite – raccomanda -, non cedere a provocazioni o cose che non contano nel gioco, restando determinati e cattivi“.