Doblete, doppietta, en plein o due su due, fate voi. Possono cambiare le parole, ma non l’essenza: il Catanzaro vince la Supercoppa di Lega Pro e chiude la stagione con un altro, prestigioso, trofeo, che suggella un’annata indimenticabile!
Finisce 2-2 tra Reggiana e Catanzaro: giallorossi sul doppio vantaggio alla mezzora, si vedono raggiungere dai granata che, a prescindere, avrebbero dovuto compiere un autentico miracolo per aggiudicarsi la coppa, con la Feralpisalò spettatrice interessata. Al di là di tutto, festa sugli spalti, gran bella partita in campo, con le squadre che hanno onorato al massimo l’impegno, dando vita ad una sfida avvincente. Non serviva questa manifestazione per dimostrare un dato acclarato, che non trovava comunque smentite: il Catanzaro ha dimostrato di essere la squadra più forte dell’intera categoria.
Sempre con lo stesso volto, con le stesse armi. Il Catanzaro si presenta al “Città del Tricolore” di Reggio Emilia, per la “gara 3” (di fatto, una finale) contro la Reggiana, a pieno regime. Al seguito delle Aquile 2226 tifosi.
Unica eccezione, l’annunciata assenza di Situm. Nel 3-5-2 di stampo “vivariano”, la formazione tipo, allora: davanti a Fulignati, terzetto composto da Martinelli, Brighenti e Scognamillo. Sugli esterni Brignola (a sostituire il croato) e Vandeputte, con la coppia mediana Ghion – Verna, mentre Sounas naviga tra le linee, alle spalle della coppia Iemmello – Biasci.
Nella Reggiana, Aimo Diana aveva annunciato rotazioni nell’undici titolare, senza l’assillo di dover a tutti i costi rimontare il passivo dei gol, ma comunque col dovere di regalarsi una soddisfazione e lasciare un bel ricordo alla propria tifoseria. A proposito di novità e rotazioni, l’ex calciatore di Samp e Brescia, disegna un 4-3-3, al contrario del proverbiale 3-5-2.
LA CRONACA
Fin dalle prime battute, una partita vivace. Al 3′ primo squillo del match: Ghion perde un pallone in mediana, break dei padroni di casa che porta Vallocchia al tiro, ma il suo sinistro ciabattato si spegne sull’esterno della rete, alla destra di Fulignati. Il Catanzaro risponde un minuto dopo con l’incornata di Biasci, imbeccato dalla sinistra di Vandeputte: alta, la girata dell’attaccante toscano. Biasci che, si riscatta al 20′: traversone basso di Brignola (liberato da uno squisito tacco a smarcare di Sounas) che pesca Biasci nell’area piccola, il quale non deve far altro che girare in porta. Catanzaro in vantaggio.
La Reggiana non reagisce fondamentalmente e le Aquile raddoppiano con Pietro Iemmello al 29′. Suggerimento di Vandeputte al centro, velo di Verna che libera il tiro del numero 9 il giallorosso, il quale fulmina dal limite Venturi e torna a segnare in quello che una volta era il suo stadio. Partita in ghiaccio? Neanche per sogno. Appena un giro di lancetta e i padroni di casa si lanciano in avanti: Fulignati prima si oppone a Vallocchia e poi si fionda in chiusura, compiendo un autentico miracolo, sulla ribattuta di Pellegrini. Sul prosieguo dell’azione, c’è un contatto in area: per Cherchi è rigore, tra le proteste giallorosse, poiché Fulignati aveva rimediato la peggio in occasione della precedente parata. Dal dischetto Pellegrini spiazza il portiere e accorcia le distanze. Al 41′ destro esterno al volo di Sounas, ben posizionato all’altezza del dischetto, che manda fuori di poco, pescato dalla sinistra dal solito Vandeputte. Il greco, proprio dopo, si fa ammonire. Dopo due minuti di recupero, l’arbitro manda le squadre a riposo, con il Catanzaro in vantaggio 2 a 1.
Si apre la ripresa con gli stessi undici. Il Catanzaro pare perdere un po’ di smalto, accusando anche la stanchezza e la Reggiana trova il pareggio al minuto 58′ con Rosafio che riceve uno scarico sul vertice sinistro, elude la marcatura di due avversari e calcia sul secondo palo, superando Fulignati: decisiva la deviazione sfortunata di Brighenti. Vivarini così sostituisce Brignola e l’autore del vantaggio Biasci, con Curcio e Tentardini; ciò implica lo spostamento di Vandeputte a destra. La gara si infiamma, poi, con il battibecco acceso tra Scognamillo e Sciaudone. Pericolo per i granata, al 73′, con una rasoiata di Ghion dal limite, che si spegne di un soffio fuori. Bombagi e Pontisso successivamente rilevano Sounas e Verna. Al 76′ un tiro di prima intenzione dell’esperto Sciaudone termina alto di un soffio. Al 79′ altra ghiotta occasione per l’US, con Vandeputte, che sradica un pallone sulla trequarti si porta sul limite dell’area e calcia, ma è alto. Nel finale Vivarini lancia nella mischia Cianci (altro ex di giornata) al posto di Iemmello. A fil di palo, al minuto 88′, la conclusione dalla sinistra dalla distanza di Lanini. L’arbitro concede cinque minuti di recupero, ma non succede altro: finisce 2-2, il Catanzaro si aggiudica la Supercoppa di Serie C, chiudendo la classifica in vetta con quattro punti; tre punti per la Feralpisalò, uno per la Reggiana, che esce comunque tra gli applausi del proprio pubblico.
Ai microfoni di RAI SPORT, a caldo, mister Vincenzo Vivarini ha espresso la sua gioia ai microfoni: “Annata straordinaria, bel gioco, qualità individuale, abbiamo messo in evidenza una tifoseria straordinaria. un connubio di tutte le componenti che servono per fare un’annata sopra le righe. Catanzaro ha passione, sentimento, tutto ciò che serve per esaltare questo sport e continuità del lavoro e ringrazio la società con tutto il cuore per avermi consentito di lavorare così. Non ho parole per esprimere i miei ringraziamenti. Ripartiamo, per la B, da una base di grande spessore”.
A fargli eco, Pietro Iemmello: “Rinato? Ho trovato le giuste motivazioni che fanno sentire vivo! Devo dire grazie al mister. Ero fuori rosa a Frosinone, ma Vivarini mi ha voluto a tutti i costi e mi ha riportato a casa e mi ha fatto vivere quello che abbiam vissuto. I record? Difficile aspettarseli, ma frutto della continuità dello scorso anno, c’erano grandi presupposti, siamo andati oltre le aspettative. Ai tifosi dico di continuare a vivere gioie che non vivevano da tanto tempo. Speriamo che le vivranno per tanto tempo, non posso che augurare loro il meglio, per il futuro”.
Una battuta, infine, di Diego Foresti, che ha dedicato la coppa ai 2300 supporters giallorossi nel settore ospiti: “Tutto ciò è strameritato! Siamo stati i primi in campionato dall’inizio. Ovunque i nostri tifosi hanno dato spettacolo e dedico questa vittoria a loro, che meritavano dopo vent’anni di sofferenze. Adesso ci aspettano difficoltà tipiche della categoria superiore, ma dobbiamo affrontarle con serenità, forti di un buon organico, di una società e di una proprietà importante che ci ha concesso che tutto ciò si realizzasse”.