Non c’è spazio per i facili entusiasmi. Non in Vivarini. L’entusiasmo lasciamolo ai tifosi – com’è giusto che sia – che si preparano ad affollare i gradoni dello stadio “Arechi”, tra poche ore. Euforia durata solo un giorno, “poi ci siamo buttati sulla preparazione della partita, stiamo pensando esclusivamente a quello che dobbiamo fare domani […]
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Al termine di Turris – Gelbison, mister Gianluca Esposito non è che si fosse sforzato granché per celare rabbia e rammarico, alla luce della sconfitta.
Sorrisi, gag e voglia di scherzare, di stare insieme. La sala stampa del “Nicola Ceravolo”, dopo la vittoria sul Monterosi, diventa teatro di comicità, di botta e risposta, di gioia.
La parola “sostanza”, da circa un anno, viene sempre accostata al suo nome. Ciò, certamente, dà un’idea su che tipo di calciatore sia ma, Luca Verna, è molto di più.
Con un piede in B e i cuori verso Salerno, il Catanzaro regola anche il Monterosi e si proietta a ciò che accadrà tra poche ore, in pratica.
Un popolo pronto a liberarsi in un gridio di gioia. Un popolo che ha dimostrato – ancora una volta – di non conoscere confini, né orizzonti. Il popolo giallorosso freme, pronta a far festa.
È giustamente soddisfatto dalla prestazione dei suoi, Lamberto Zauli, ma i suoi occhi tradiscono comunque un velo di amarezza. Perché il Crotone ha offerto una buonissima prestazione al cospetto della capolista. I padroni di casa, in alcune fasi del match, sono anche riusciti ad imporre il proprio ritmo al Catanzaro.
Una partita di calcio, vero calcio. La cifra tecnica esposta da Crotone e Catanzaro, nulla ha che vedere con questa categoria. L’1-1 finale, dunque, sintetizza al meglio una gara al termine della quale il pareggio è evidentemente il risultato più giusto.
Soli contro tutti. I giallorossi saranno di scena allo stadio “Ezio Scida”, nella vicina Crotone, tra ventiquattro ore e si avrà la sensazione di essere “in trasferta” come mai quest’anno.
Non c’è occasione migliore di Crotone – Catanzaro per dar spazio alla solidarietà, alla fratellanza. E se il campo, lunedì sera dalle 20.30, proporrà un’accesa battaglia, un duello leale nel buon nome dello sport, riflessione e commozione faranno da contorno.