William Viali ha parlato di “un 3-5-2 molto elastico, votato a comandare nel gioco”, riferendosi all’assetto e, più che altro, all’atteggiamento del Catanzaro (LEGGI QUI).
Ed è così, effettivamente: il gruppo di Fabio Caserta ha visto una crescita esponenziale, riconducibile a fine novembre scorso, che atterra oggi, in piena zona playoff, a salvezza oramai acquisita.
Uno modulo (o sistema, fate voi) che non risente oltremodo dell’assenza di interpreti importanti: il tecnico dell’US non manca nel ribadire quanto “tutti i ragazzi si sentano coinvolti” e creino delle difficoltà nella scelta dell’undici iniziale, di volta in volta (LEGGI QUI).
Contro la Reggiana, tra poco, il sistema sarà invariato e sebbene Caserta ponga in evidenza il “lusso” di disporre di “un organico ampio e qualitativo”, avrà ancora la coperta corta sulle corsie.
Out lo squalificato Quagliata e il lungodegente D’Alessandro, Compagnon figurerà eventualmente in distinta, intanto per riassaporare il profumo del campo, ma non è affatto arruolabile. Le soluzioni? Presto detto: il buon Cassandro a destra e Situm sulla corsia opposta, oramai di pertinenza dell’ex Cremonese.
Il croato da sempre è uomo che conferisce esperienza e versatilità, un “tuttocampista“, capace di farsi trovare pronto lì, ovunque si renda necessario.
Un primo dubbio Caserta potrebbe averlo sul terzetto arretrato: plausibile l’impiego di Antonini dall’inizio, al centro della difesa, con nuovo dislocamento di Scognamillo a destra e Bonini a sinistra.
Capitolo mediana: a proposito di nodi da sciogliere, un Pagano così in palla appare difficile lasciarlo in panchina. Eventualmente, potrebbe sedersi Pompetti, con il rientrante Pontisso ad agire insieme a Petriccione; sulle corsie, quindi, Cassandro e Situm.
In avanti, dopo il gol che lo ha sbloccato e che ha deciso la trasferta di La Spezia, sarà Pittarello a fungere da partner per capitan Iemmello.
Calcio d’inizio alle 15.00, arbitrerà Juan Luca Sacchi della sezione Aia di Macerata.
