“Troppo” Catanzaro per l’Andria. Dinnanzi alla grandezza ed allo spessore tecnico di questo gruppo, c’è solo da prenderne atto e levare il cappello. Non è mancanza di modestia, ma una constatazione di fatto.
Anche per la Fidelis Andria, che pure era riuscita ad imbastire un approccio diligente, disponendosi in campo ordinatamente, e limitando le incursioni dei padroni di casa. Ma poi i valori, per l’appunto, sono emersi e, una volta trovato il vantaggio, gli argini si sono rotti.
Si sintetizza in questa chiave di lettura, su per giù, l’analisi di mister Bruno Trocini, a caldo: “Bene fino al rigore del 2-0, poi abbiamo perso fiducia – osserva il tecnico cosentino ai microfoni -. Una squadra come la nostra doveva necessariamente provare a stare in partita il più possibile, ma una volta incassato il raddoppio è venuta meno la fiducia, si sono creati spazi che il Catanzaro sa sfruttare. Mi dispiace moltissimo per i nostri tifosi presenti – settantuno, gli andriesi in Curva Est -. Sapevamo fosse una gara quasi proibitiva, ma l’avevamo preparata bene e avremmo potuto resistere e provare a rischiare qualcosa nel primo quarto d’ora e non ci è riuscito”.
E proseguendo, mestamente, nella sua disamina, Trocini aggiunge: “Lasciare spazio al Catanzaro è l’errore più grande che si possa fare. L’intenzione era rimanere in partita, anche sotto di un gol, fino al rush finale per provare ad alzare il baricentro e rischiare – conclude -. Anche i gol, sono frutto di errori da parte nostra e su questo c’è da lavorare”.