Tsadjout suona la carica: “Giocare con personalità, stavolta avremo il nostro pubblico”

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Frank Tsadjout ci crede. L’attaccante della Cremonese scalpita a pochi giorni dalla sfida di ritorno, magari con l’auspicio di trovare un altro gol, dopo quello che ha stappato la gara del “Ceravolo” al quarto d’ora, martedì sera.

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Il classe ’99 parla con la saggezza del veterano, del leader: rispetto e alta considerazione del Catanzaro, ma grande sicurezza di potercela fare, potendo contare stavolta sul pubblico dello “Zini” in vista della semifinale di ritorno dei playoff.

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In proiezione del match, innanzitutto, Tsadjout ripercorre le fasi salienti che hanno irrobustito il 2-2 maturato in Calabria: “Per come si era messa la partita, c’era la sensazione di portarla casa in maniera diversa, sebbene il pareggio non vada considerato come risultato negativo – osserva nel corso di una conferenza stampa che scandisce la marcia d’avvicinamento al match -. Era sicuramente difficile giocare a Catanzaro, in un palcoscenico del genere, con uno stadio che ha dato una grande spinta alla squadra”.

Il pubblico grigiorosso, tuttavia, non sarà da meno, stando alle sue parole: “I nostri tifosi ci hanno dato una mano a raggiungere un risultato che potrà darci la possibilità di arrivare a sabato con buona possibilità di passare”, sottolinea.

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“La gara d’andata ci insegna che le partite, soprattutto i playoff, vivono di momenti – prosegue – e la capacità di una squadra forte è quella di incanalarli a proprio favore. Poi, quella serata è emblema di quanto l’impatto ambientale possa influire sull’andamento della partita, per questo sono convinto che, con oltre 12mila spettatori, sarà una partita diversa perché stavolta l’ambiente sarà a favore nostro e faremo di tutto per farci trascinare dal tifo cremonese, lo ‘Zini’ è capace di fare la stessa cosa del pubblico di Catanzaro, annuncia Tsadjout, magari non informato della moltitudine di supporters giallorossi che faranno respirare aria di casa alle Aquile, tra settore ospiti e spalti di casa.

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Tsadjout Scognamillo Cremonese playoff

Una stagione segnata da alti e bassi, quella della “Cremo” di Stroppa, che ha conosciuto una flessione proprio nel momento in cui avrebbe dovuto dare la stoccata nel rush finale, per la promozione diretta: “Non è mai facile, dopo una retrocessione, porre le basi per qualcosa di importante – ammette il numero 74 grigiorosso -. Abbiamo fatto una buona rincorsa che ci ha portati a sfiorare la promozione diretta, sfumata a causa di qualche passo falso nostro, ma ora abbiamo una grandissima opportunità”.

Tsadjout e Veroli

Ecco, stando alle parole del ragazzo figlio di genitori camerunensi, la Cremonese gode – rispetto alle altre pretendenti alla serie A – di un organico dal tasso tecnico più elevato, nella sua interezza: “Anche chi ha giocato meno ha dato il suo contributo e questa rappresenta un’arma in più, avendo trenta giocatori dello stesso livello – dice – oltre a permetterci una migliore gestione delle energie”. 

Tsadjout Cremonese e Scognamillo

Inevitabile, quindi, entrare nel dettaglio dell’analisi tattica: “In quei cinquanta minuti la nostra forza penso sia stata avere il coraggio di tenere la palla – spiega -. Il Catanzaro è una squadra che offensivamente sa fare male e di conseguenza, iniziando a perdere palloni più facilmente, siamo andati in difficoltà da soli, non siamo riusciti a fermarli, ammette.

Tsadjout Cremonese

Quindi, secondo Tsadjout, l’importante è non sconfessare il proprio credo: “Il segreto contro una squadra del genere è continuare a giocare con personalità, tenendo la palla, come abbiamo dimostrato di saper fare – avverte -. Siamo capaci ti mettere in difficoltà chiunque col nostro palleggio, pressando alto e giocando uno contro uno”.

Tifosi Cremonese

“Sullo 0-2 non abbiamo avuto la presunzione di pensare ‘è finita’, perché sapevamo quanto velocemente potessero cambiare le cose in quel contesto – rimarca -. Avevamo visto nel Turno Preliminare come si fosse ribaltata la partita col Brescia! Non abbiamo sottovalutato quest’aspetto, ma quel gran gol di Biasci, dopo un minuto dal raddoppio, ha riacceso lo stadio. Però, ripeto, per come si era messa, mi è piaciuto molto lo spirito della squadra, che non ha mollato e ha portato via un pari importante”.

esultanza Biasci Cremonese Playoff

E i ragazzi di Vivarini hanno le carte in regola per espugnare Cremona, questo è acclarato: Il Catanzaro farà la partita della vita fino all’ultimo, ma la Cremonese, forte delle sue qualità e del pubblico, giocherà per imporsi e vincerla – dichiara, suonando la carica -. Se facciamo ciò di cui siamo capaci, possiamo fare risultato”. 

Cremonese stadio Zini minuto di silenzio

A fare da cornice, tra l’altro, l’armonia del gruppo grigiorosso “C’è un bel clima, la squadra sa di giocarsi tantissimo dopo un percorso lungo e tortuoso, con momenti complicati – rivela Tsadjout -. In virtù di quanto dato, dei sacrifici e dei momenti superati insieme, è giusto che ognuno dia quel qualcosa in più per raccogliere quanto seminato”, conclude.

 

 

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