“Che dopo anni bui il movimento calcistico del Capoluogo di Regione stia vivendo delle stagioni emozionanti è sotto gli occhi di tutti; la passione per i colori giallorossi ha risvegliato entusiasmo e fatto del Catanzaro una delle più belle realtà dell’intero territorio nazionale.
Merito di questa crescita esponenziale è di certo da attribuire ad una società che dal 2017, superata una prima fase di rodaggio, attraverso la programmazione ha fatto tornare l’Aquila Imperiale nel calcio che conta.
A seguito dei risultati conseguiti sul rettangolo verde, i tifosi catanzaresi, ovunque residenti, hanno ricominciato a seguire in massa la squadra, colorando i settori ospiti di tutta Italia.
In tal senso, ruolo chiave è stato quello ricoperto dagli Ultras Catanzaro, cuore pulsante del tifo giallorosso e punto di riferimento dell’intera tifoseria.
C’è chi definisce il movimento del tifo organizzato cittadino, sapientemente guidato da oltre 50 anni dagli UC ’73, come un vanto per la Città.
Come dar torto a questa considerazione. Gli Ultras Catanzaro, in effetti, hanno da sempre avuto un ruolo cardine nei rapporti tra società, squadra e tifoseria: fungono da collante tra i vari settori, affinché il Ceravolo sostenga sempre gli undici con la casacca giallorossa, e ciò soprattutto nei vari momenti di difficoltà che si sono succeduti nel corso degli anni.
Nel solco della crescita che l’intero ambiente cittadino sta effettuando, nonché in ragione del ritrovato entusiasmo e, conseguentemente, del numero sempre crescente di supporters che seguono i giallorossi, in casa e fuori, gli UC ’73 hanno deciso di strutturarsi internamente.
Tale organizzazione avrà quale unico fine il facilitare un agevole e proficuo dialogo con società, gruppo squadra e tifoseria tutta.
Entrando nel vivo della discussione farò un piccolo excursus storico, tenendo in considerazione i decenni passati in serie minori che non rappresentavano affatto il blasone della nostra piazza, ci siamo ritrovati catapultati in un campionato affrontato da protagonisti su tutti i fronti, che ci ha permesso di infrangere ogni tipo di record anche sugli spalti permettendoci di ricevere il riconoscimento ufficiale come tifoserie migliore della lega pro. Prima di questo campionato il gruppo, colpevole la mancanza di un vero e proprio ricambio generazionale, dei risultati in campo che scarseggiavano e delle decine e decine di D.A.SPO. che hanno colpito lo stesso, era ridotto all’osso, e quindi consapevoli del fatto che dovevamo aspettare momenti migliori abbiamo iniziato a buttare le basi per quella che ad oggi è una nuova gestione composta da ragazzi che continuando a seguire il solco tracciato dai più “grandi”, in parte si è reinventata e ha investito tutto su giovanissimi.
Questa è una premessa per dire che l’anno fantastico passato in serie c, una prima serie B in cui ci siamo fatti le ossa prendendoci le nostre belle soddisfazioni (una su tutte la vittoria del derby sia in casa che in trasferta), ci hanno fatto ragionare sul fatto che possiamo fare ancora meglio e che soprattutto lo dobbiamo a tutto il popolo giallorosso e a quegli undici ragazzi che ci hanno dimostrato di aver sudato la maglia insieme ad una società seria, a cui è difficile ad oggi smuovere una critica, quindi nella pausa estiva abbiamo continuato a lavorare su alcuni aspetti interni al gruppo e questo ci ha portato alla conclusione che è arrivato il momento di strutturarci in modo più capillare senza lasciare più nulla al caso, abbiamo inserito nuove figure tra cui la mia che si occuperà come già accennato del rapporto con testate giornaliste e organi di stampa, mi occuperò inoltre di organizzare presentazioni di libri e conferenze sul nostro mondo per far conoscere al “comune cittadino” vari aspetti del vivere ultras.
Ma abbiamo inserito nell’organico tantissime altre figure, da chi si occuperà di organizzare le trasferte, mantenere i rapporti con i gruppi organizzati del nord, alle riunioni periodiche dei gruppi della curva, a chi gestirà la vendita del materiale; che ci teniamo a sottolineare, il suo ricavato viene utilizzato esclusivamente per le spese vive del gruppo, che comprendo gestione della sede, parcella degli avvocati, per le trasferte e per ospitare le tifoserie gemellate.
Potrei continuare all’infinito citando i responsabili delle coreografie, i lancia cori, chi ha il compito di formare i nuovi ragazzi o di mantenere attiva la sede, inoltre cito i responsabili dei rapporti con società, presidente e squadra, perché con quest’ultimi ci sono già state delle riunioni nei giorni scorsi per effettuare le dovute presentazioni e per sottolineare quanto per noi sia importante collaborare su tutti i fronti.
Cosa che chiediamo anche ai giornalisti e a tutti gli organi di stampa.
A voi chiediamo di diffondere i nostri comunicati e di permetterci di far arrivare i nostri messaggi a più persone possibili. Di mettere al servizio del popolo giallorosso i vostri numerosi contatti, permettendoci di allargare il nostro bacino di conoscenze in ambito associativo, in quanto uno dei punti cardine degli Ultras Catanzaro, soprattutto da quest’anno sarà lavorare sul sociale, come già fatto di recente con la donazione all’Ematoncologia pediatrica dell’ospedale cittadino di una cospicua somma di denaro per acquistare uno scanner venoso. Ma sarà solo l’inizio di una lunga serie di donazioni e di iniziative volte a dare un contributo significativo alla popolazione catanzarese meno fortunata.
Chiediamo di veicolare messaggi contenenti delle semplici regole: che vanno dal mantenere un determinato comportamento nel settore più caldo del Ceravolo, all’allestimento delle coreografie o piccoli accorgimenti da mantenere in trasferta, tutto questo per agevolare il dialogo con la tifoseria, che da una parte ha l’obiettivo di far diventare l’appuntamento settimanale con lo stadio una vera esperienza unica, dall’altra, di contribuire con piccole accortezze a rendere il Ceravolo il dodicesimo uomo capace di incidere positivamente sui nostri calciatori.
Concludo il mio intervento chiedendo massima collaborazione, al tifoso come “all’addetto ai lavori”, chiedo soprattutto di non cadere in futili provocazioni, per qualche like, rischiando di diventare gli zimbelli del web. Dimostriamo maturità in tal senso, ricordando a noi stessi e agli altri che siamo e saremo sempre la Prima Gloria del Sud.
Sottolineo, a nome di tutto il gruppo, che questo vuole essere solo un messaggio distensivo nei confronti di un intera Città, e che siamo disponibili a valutare qualsiasi proposta. Ma ci teniamo ancor di più a fare una precisazione, noi non perderemo mai la nostra identità continueremo ad essere ultras prendendoci sempre le nostre responsabilità, non pretendendo niente da nessuno come nessuno dovrà pretendere niente da no” .
Antonio Donato, Responsabile della Comunicazione Ultras Catanzaro 1973