Udinese e Catanzaro, percorsi diversi, ma destini incrociati.
Una realtà solida da decenni di serie A – senza lesinare qualche capatina europea – ed una neopromossa in cadetteria, dopo anni di campi al limite della praticabilità, in comuni sperduti del meridione.
Altro appuntamento con il grande calcio, per la Catanzaro sportiva, dopo l’ebrezza fiutata tre settimane fa, nell’amichevole di lusso contro gli amici viola della Fiorentina. Stavolta non solo il blasone: la posta in palio sono i Sedicesimi di Coppa Italia Frecciarossa.
Tra poco – calcio d’inizio ore 18.00 – la “Dacia Arena” offrirà l’incrocio tra friulani e Aquile, per i Trentaudesimi della coppa nazionale e, stando a quanto espresso alla vigilia, nessuno dei due tecnici prenderà sottogamba l’impegno, pur proiettati al campionato, il cui inizio è da ritenersi imminente.
Se è vero che l’US si preoccupa delle defezioni, per recuperare gli assenti in tempo per la trasferta di Cremona di sabato prossimo (Iemmello su tutti), l’Udinese cerca quell’amalgama necessaria, alla base di ogni progetto. Andrea Sottil – che conosce bene la Lega Pro, quindi è consapevole di ciò che ha fatto il Catanzaro lo scorso anno – mette in guardia dai giallorossi, mandando attestati di stima al collega Vivarini (LEGGI QUI).
A sua volta, il trainer di Ari ribadisce l’importanza di questa gara in chiave campionato, “per saggiare i progressi” (LEGGI QUI).
E progressi notevoli, inoltre, si registrano dalla campagna abbonamenti, mentre si strizza l’occhio a quota 3mila tessere sottoscritte.
Un ipotetico passaggio del turno (non è certo una chimera, nonostante la differenza di categoria) potrebbe incentivare ulteriormente i tifosi ad affollare i botteghini.