Ultimo weekend. L’ultima partita. L’ultima rifinitura, domani.
Il momento di salutare il campo e concedersi un po’ di meritato riposo sta arrivando.
Prima, però, un altro importante impegno, da non fallire: la “finale” di Supercoppa.
Sì, è il caso di parlare di “finale“, sebbene la manifestazione veda da anni la formula triangolare; tuttavia, se la Feralpisalò ha affidato alle altre due “colleghe di promozione” il proprio destino, Catanzaro e Reggiana potranno giocarsela fra quarantotto ore, al “Città del Tricolore”.
Per i granata, che sabato saranno padroni di casa, l’handicap dei gol al passivo, al netto del 3-1 incassato la scorsa settimana dalla Feralpi: la vittoria con un risultato largo per gli uomini di Aimo Diana, dunque, diventa necessaria. E se fronteggiare le Aquile, a prescindere, è affare non di poco conto, la difficoltà aumenta, se si considerano gli oltre duemila sostenitori giallorossi, pronti a spingere l’US e a rendere l’ambiente ulteriormente passionale.
In certi casi si direbbe “l’importante è partecipare”, ma tutti sanno che non è così, indipendentemente dalla valenza di un torneo che ha comunque il suo prestigio e suggellerebbe una stagione che ha visto trionfare tre squadre su tutte, nei rispettivi gironi.
Filosofia che nello sport, talvolta, non vale, men che meno per l’US, squadra spietata contro chiunque, che vorrà senza dubbio arricchire il suo bottino.
Perché la testa e il cuore includono solo l’obiettivo della coppa, senza soffermarsi sulle questioni extra, come la posizione del tecnico, ad oggi ancora da chiarire. Eloquenti, inoltre, le parole del ds Magalini – che a Reggio Emilia dopodomani sarà ex di giornata – il quale non ha fatto mistero di voler aggiudicarsi quest’altro trofeo (LEGGI QUI), dopo un anno caratterizzato da un lavoro straordinario.
Così, si continua a lavorare, concentrati, mettendo benzina nelle gambe, anche attraverso i test sul pallone, come quello operato ieri, sempre con la Primavera di Spader: per la cronaca, sono stati Iemmello, Pontisso, Curcio e Biasci, a confezionare le quattro reti, mentre Situm ha solo assistito alla partitella. L’inghippo al tendine, plausibilmente, terrà il croato fuori dall’undici.
La festa di giorno 18, poi, sancirà di fatto il “rompete le righe”, con l’auspicio che si possa definitivamente sbrogliare la vicenda legata al rinnovo contrattuale di mister Vivarini, che sta tenendo sulle spine la tifoseria.
A fare da sfondo, il Primo Turno dei playoff, che vede impegnate intanto diciotto squadre. Al solo rievocare gli spareggi promozione, un brivido corre lungo la schiena dei supporters giallorossi, che si godono un’annata da incorniciare, difficilmente eguagliabile da altri, in futuro.
Il girone C, tra poco, consegnerà questi incroci: Cerignola – Juve Stabia, il derby lucano Picerno – Potenza e Monopoli – Latina. In seguito, per il Secondo Turno, subentrerà il Foggia.