Si percepisce ancora l’entusiasmo post-derby, al Poligiovino. D’altronde, non potrebbe non essere così, specie alla luce di una vittoria schiacciante, di una umiliazione sportiva inferta ai rivali di sempre.
Con la benzina in corpo, quindi, i giallorossi si sono allenati a tutta birra, approfittando della sosta per tirare un po’ il fiato, coinvolgendo anche alcuni Aquilotti dell’Under 17 guidata da Massimo Cirillo: davvero tanti, gli spunti positivi annotati da Fabio Caserta, tornato a parlare ai microfoni, alla vigilia di Modena-Catanzaro. E allo stadio “Alberto Braglia”, l’ennesimo esodo di supporters catanzaresi.
Spunti positivi, ma “or incomincian le dolenti note”. Sì, perché saranno diversi gli assenti contro i Gialli. La pausa ha generato anche questo. Recuperati totalmente Compagnon e Pagano, non rientrano tra i convocati D’Alessandro, La Mantia, Antonini e Pontisso.
Ma tra i nomi in distinta, spicca quello del giovanissimo Christian Aloisio, talento del vivaio giallorosso, premiato con la convocazione per “respirare aria di prima squadra”.
“Ci son stati tanti giorni per gioire del derby e metabolizzare l’euforia, perché abbiamo iniziato da subito a lavorare e ragionare sulle otto partite che mancano”, puntualizza Caserta, sgomberando il campo da ogni eventuale forma di distrazione, nel proiettarsi all’impegno del “Braglia”.
“Domani ci attende una squadra forte, che non perde in casa da tanto tempo, ennesima prova che, al di là della contestazione e del momento non positivo, in casa dà sempre qualcosa in più”, avverte l’allenatore del Catanzaro, tessendo le lodi delle individualità modenesi, a cominciare dal veterano Palumbo, “uno dei più forti della categoria, capace di incidere tanto nell’economia di una partita”.
“Arriviamo da un percorso importante e, messi da parte gli iniziali obiettivi, tra mantenimento della categoria e vittoria del derby, è evidente che non ci si nasconda più: ora dobbiamo cercare di alzare l’asticella!“, annuncia Caserta, alludendo al lavoro da portare avanti per consolidare la posizione nei playoff.
In soldoni? Continuare a testa bassa, senza badare alla classifica. Il pensiero del trainer melitese non cambia: “Quando l’obiettivo si alza, di conseguenza aumentano le responsabilità e noi dovremo isolarci da questi pensieri, continuando così – specifica -. La tifoseria è normale si attenda qualcosa in più, ma il lavoro diventa più complicato, dovremo pensare di partita in partita senza guardare la classifica. Solo così, alla fine, potremo centrare un altro obiettivo”.
“Tutto ciò che si è creato è bello, ma ora arriva il difficile. L’unica soluzione è mantenere questa continuità di prestazioni – sostiene con vigore il mister -. Questa squadra ha bisogno di fare la prestazione per ottenere i risultati! Non è un caso che le sconfitte siano arrivate ad esempio a Cesena e Cremona, dove non si è giocato bene, a parte quella con lo Spezia in casa, contro cui non meritavamo di perdere”.
Nota lieta di giornata, come anticipato, la prima volta tra i grandi per Aloisio che, per la cronaca, indosserà la maglia numero 33. Caserta, però, estende il suo discorso al lavoro ardimentoso del club, nella valorizzazione della linea verde: “Questo è il frutto del lavoro della società, portato avanti negli anni. Durante la sosta sei o sette ragazzi dell’Under 17 si sono aggregati a noi, poiché ho preferito non coinvolgere calciatori della Primavera – rivela -, impegnata nella gara decisiva che ha decretato la vittoria del campionato, la scorsa settimana”.
“Si sono posti molto bene, soprattutto nel comportamento, aspetto che mi interessa di più – osserva il tecnico -. Sul piano tecnico-tattico si può lavorare e migliorare, ma quello comportamentale vale di più! Avendo trovato ragazzi molto disponibili e volenterosi, ho deciso di premiarne uno che, insieme ai compagni, ha dimostrato di poterci stare“.

E restando sull’argomento: “Certo, non è pronto a giocare in queste categorie, ma se non respira l’aria della prima squadra (con dei big come Brighenti o Scognamillo) limitandosi a confrontarsi solo con dei pari età, non percepirà mai la crescita”, conclude.
Aloisio non dimenticherà questa avventura – ne siamo certi – con l’auspicio che possa vivere anche un risultato positivo, di rientro da Modena.