La carta d’identità certifica il 1985 come anno di nascita, ma l’eterno Daniel Ciofani ha la freschezza e la voglia del ventenne. Proprio lui, che già in passato ha avuto modo di castigare le Aquile, ha messo la sua firma sull’andata della semifinale playoff o, parafrasando le sue parole, sul “primo tempo”. Sua, quindi, la rete (bellissima, tra l’altro) del momentaneo 0-2 della Cremonese.
“Il Catanzaro è arrivato quinto totalizzando tanti punti e facendo tantissimi gol, merita i complimenti“, dice l’esperto attaccante grigiorosso, in sala stampa.
“Loro hanno rotto il ghiaccio, in questi playoff, riprendendola ‘per i capelli col Brescia’ e, in quella partita, abbiamo visto quanto sia importante l’aspetto emotivo di uno stadio che spinge”, prosegue Ciofani, veterano della categoria, oltre all’esperienza maturata in Serie A.
“Nel secondo tempo, a favore di vento, anche un loro cross potenzialmente innocuo sembrava pericoloso, però è soltanto il primo tempo di un percorso che ci vede giocare in casa – continua -. Sarà difficile ma siamo usciti comunque indenni dal Ceravolo”.
Sì, la Cremonese spreca il doppio vantaggio, ma nel computo generale delle cose, una volta trovato il meritato pareggio, il Catanzaro avrebbe anche potuto vincerla. Alla fine il 2-2 lascia tutto aperto, per il ritorno dello “Zini”, sabato sera.
Emblematico, tra l’altro, il duello tra Ciofani e l’amico Brighenti, compagno di mille battaglie a Frosinone: “Conosciamo pregi e difetti l’uno dell’altro! Lui è un grande difensore, ma soprattutto un amico – ammette il numero 9 dei grigiorossi – ed è stato bello affrontarsi. Insomma, ce le siamo date in maniera leale!”, ironizza.
La testa dello statuario attaccante, dunque, si proietta alla prossima sfida, sebbene resti un po’ di rammarico per la vittoria sfumata qui all’ex “Militare“: “Avevo visto diverse partite del Catanzaro, riprese proprio nel secondo tempo – sottolinea -. Poi, occorre ammettere che qui il vento rappresenta un fattore determinante, inutile girarci intorno”.
“Il Catanzaro è squadra che gioca e costruisce tanto, sappiamo che sarà difficile – conclude -. abbiamo un piccolo vantaggio, sarà ancora lunga, ci saranno cento minuti per entrambi”.