Vertice in bilico: il punto

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Sembra di essere tornati indietro di un anno a giudicare dall’andirivieni di voci sussurrate e notizie più o meno veridiche. Di certo e inossidabile, al momento, non vi è nulla, per gli interpreti dell’US Catanzaro. Superfluo specificarlo: ci riferiamo all’allenatore ed ai due direttori.

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Sì, sembra di essere tornati al maggio 2023, all’indomani del trofeo della Lega Pro, con annessa Supercoppa, sollevate al cielo, prima di giorni di silenzi, dubbi e incertezze.

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Lieto epilogo di quel (breve) periodo in cui si sono susseguite molteplici versioni sul futuro di Vincenzo Vivarini, la voce del presidente Floriano Noto – col mister sottobraccio – nell’annunciare il rinnovo del tecnico, sottobraccio sul palco, durante la festa promozione.

E quel legame contrattuale di un altro anno più opzione non appare certo infrangibile: per questo, ripetiamo, può accadere tutto e il contrario di tutto. Le pretendenti per il trainer di Ari non mancano di certo e non hanno avuto difficoltà a palesarsi, anzi. Era giusto che il timoniere delle Aquile avesse la fila dietro la porta, ammettiamolo.

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Su tutte, Venezia e Udinese. Salutato – nemmeno sette giorni dopo la finale – Vanoli, i lagunari punterebbero in verità su Roberto D’Aversa, così come i friulani avrebbero individuato in Eusebio Di Francesco il successore di Cannavaro, che non ha mai pienamente convinto nella sua breve permanenza a Udine.

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Presidente Noto Vivarini Parma

Seconda scelta (non che questo rappresenti una delegittimazione, anzi), sarebbe proprio Vivarini, il quale dinnanzi ad una offerta importante – e non si tratta di questioni economiche, ma di opportunità e palcoscenico in Serie A, a cinquantotto anni – ci rifletterebbe seriamente.

Presidente Noto e Vivarini

Al di là di ipotesi avanzate, quel che sembra garantito, oramai, è l’addio del ds Giuseppe Magalini, la cui straordinaria esperienza biennale sui Tre Colli dovrebbe essere giunta all’epilogo. Suo il merito, in retrovia, dello strabiliante percorso dell’US, tra la cavalcata in C e il quinto posto di quest’anno.

Foresti, Noto e Magalini

L’aggiornamento odierno, dopo l’interlocuzione aperta ieri con la proprietà, sembra non aver portato sostanziali novità: dunque, questa situazione di “stasi” potrebbe sancire definitivamente la fine del percorso tra il direttore sportivo e il Catanzaro Calcio.

Foresti e Noto

Pare infittirsi, inoltre, la posizione di Diego Foresti: in scadenza di contratto come Magalini, il futuro del direttore generale bergamasco è in attesa di essere chiarito.

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Sono trascorse due settimane dalla gara di Cremona e la conseguente fine della stagione: in questo limbo che separa dall’avvio del calciomercato e dal successivo avvio del ritiro, a luglio, le figure di vertice, ad oggi, sono in bilico.

 

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