Si ritiene simile a Gollini e sogna Ederson del City, Thomas Vettorel, portiere del Monopoli, che si prepara ad indossare i guantoni in vista della trasferta di Catanzaro.
Il 22enne estremo difensore del Gabbiano, è intervenuto ai microfoni nell’incontro con la stampa che inframezza la settimana, sviscerando quelle che sono sensazioni e aspettative per questa sfida.
Quattro vittorie nelle ultime cinque gare per i biancoverdi, Monopoli e Catanzaro sono curiosamente accomunate dall’aver perso in casa della Viterbese. Per le Aquile, la prima battuta d’arresto del campionato, tuttavia, non coincide con un calo fisico o mentale, ma si riduce a normale incidente di percorso, che non scalfisce minimamente le proprie convinzione (né, fortunatamente, incide sulla classifica). Reduce dalla vittoria sulla Turris, adesso il Monopoli sarà chiamato ad una prova d’orgoglio e coraggio in casa della capolista, domenica alle 14.30. Il genere di partita che porta con sé una forte carica emotiva: “Non è una partita uguale alle altre per via di un contesto da categoria superiore, con molti tifosi – osserva Vettorel -. Ci presenteremo con grande umiltà, sapendo di affrontare la più forte del campionato. Una squadra costruita per vincere e ciò sta avvenendo”.
Il classe 2000 veneto, quindi, non nasconde la voglia di scendere in campo al “Ceravolo”, in una cornice calda e passionale, difficilmente individuabile ad altre latitudini: “Affrontare partite del genere piace a chiunque! Ognuno di noi ha uno stimolo in più per l’ambiente che si creerà – ammette il portiere – e ciò darà quella carica interiore. La nostra è una squadra che ha giocatori forti e ha preso consapevolezza dei propri mezzi”.
Interpellato, dunque, sulle individualità del Catanzaro, su chi possa rappresentare per lui un motivo di preoccupazione, Vettorel non ha dubbi: “Chi temo di più? Sicuramente gli attaccanti, bestia nera di questo organico – sostiene -. Ho avuto la fortuna di essere in squadra con Brighenti e Iemmello a Frosinone, quindi li conosco. Pietro è forte e so che farà di tutto per segnare e ottenere la vittoria”.
Pingback: Non cambia nulla, tutto scorre - Il Corsivo - Il Traversone