Un’assonanza, su tutte, tra Fabio Caserta e William Viali: il Cosenza nel passato recente.
Nello specifico, dettaglio non marginale, nella sua seconda esperienza in rossoblu proprio Viali aveva preso il timone, subentrando al tecnico melitese sulla panchina dei Lupi, per condurre la nave nel porto sicuro chiamato “salvezza”.
Domani i due allenatori si ritroveranno avversari, al “Città del Tricolore”, in un match dal quale ci si attende una sterzata, quell’impennata che possa consentire di venir via da una terra di mezzo incolore, sebbene Reggiana e Catanzaro siano accomunate anche nell’obiettivo: mantenere la categoria.
I tredici punti fin qui totalizzati dal gruppo di Viali non allarmano mica, ma delineano una situazione non eccelsa, viste le ultime uscite, tra sconfitte e un pareggio a Bari, acciuffato in rimonta, sabato scorso.
E in alcuni momenti, la Reggiana avrebbe potuto calitalizzare una maggiore intraprendenza dei Galletti, al “San Nicola”.
Insomma, un punto in meno rispetto al Catanzaro, ma ottime individualità: Caserta lo sa e, al netto delle defezioni che presenterà l’undici inziale, in settimana si è lavorato per questo.
Su una cosa Viali è chiaro e perentorio: esige una squadra nella quale la tifoseria si identifichi, per grinta, consapevolezza e determinazione.
“Il pareggio di Bari ha dato consapevolezza della grande prestazione, ma dobbiamo essere bravi a non ‘condizionare da soli’ il risultato”, avverte da subito il mister, alla vigilia, il quale domani dovrà fare a meno, tra gli altri, di Sampirisi e Cigarini, pur potendo contare su Gondo, Rozzio e Kabashi oramai definitivamente recuperati.
“Il Catanzaro ha dimostrato fin qui grande equilibrio – dice -. Viene da sei risultati utili consecutivi e nei gol subiti i numeri sono simili ai nostri, quindi si tratta di una squadra che difende compatta, organizzata, avendo elementi che giocano insieme da un po’ e hanno portato avanti il lavoro del passato”.
“Ecco, Caserta ha messo le sue caratteristiche che si ritrovano nel gioco di questa squadra – continua – . Sarà dunque una partita complicata e molto importante”.
Il match assume un valore ulteriore, sfogliando la graduatoria attuale, benché conti relativamente: “La classifica non è mai stata così corta ed equilibrata, a novembre, in B e noi possiamo lottare fino all’ultimo contro chiunque – sottolinea -. Abbiamo il dovere di fare quel salto di qualità nello stare in campo e nel manifestare un atteggiamento propositivo, ‘cazzuto’! La gente deve rispecchiarsi in ciò che vede, ossia una squadra che lotta fino alla fine”.
Insomma, parole inequivocabili quelle dell’ex difensore di Lecce e Fiorentina: “Pretendo che la squadra capisca che il risultato è dettato dall’atteggiamento”.