“Pezzi di stella, pezzi di costellazione, pezzi d’amore eterno, pezzi di stagione”, canta De Gregori in un celebre brano.
Pezzi d’amore eterno: basta questo a descrivere “Unici”, il libro di Francesco Calvano, giornalista catanzarese, presentato oggi pomeriggio nella sala giunta della Provincia di Catanzaro.
Pezzi di storie inedite, quindi, nelle quali chiunque abbia vissuto gli spalti dell’ex “Militare”, le trasferte con la famiglia, o ne abbia anche solo scritto, si rivede, ritrova un frammento di se stesso.
Edito da “La Rondine”, l’opera di Calvano (ri)scopre e scova aneddoti del pianeta giallorosso, attraverso episodi in pillole non noti ai più, ma per questo preziosi. Un perenne “ricordi quella volta?”, reso magico dall’aurea nostalgica e malinconica dei tempi passati. Arricchito dalle foto del nostro Lorenzo Costa, parte dei proventi del libro verrà donata all’Unicef, a cui l’US Catanzaro legò il proprio nome avendo posto lo sponsor sulle proprie maglie, quarant’anni fa: la prima società a fare un gesto simile, poi riproposto dal Barcellona qualche decennio dopo.
La serie A, la cavalcata verso la B del 2003/04, volti, profumi, sensazioni. C’è questo e molto di più in circa settanta pagine, che volano via attraverso una scrittura asciutta e coinvolgente. Non è certo il primo libro incentrato sulle vicende del Catanzaro, ma ha in sé qualcosa di speciale, di diverso. “Siamo da sempre vicini alle tematiche che offre la città proprio per sensibilizzare le persone verso la nostra storia – dice l’editore Gianluca Lucia, al tavolo dei relatori – e tirar fuori le origini del territorio, anche dal punto di vista sportivo”.
Occhi lucidi e voce fioca per l’emozione per Carlo Talarico, firma autorevolissima del Capoluogo che ha curato la prefazione, visto il personale coinvolgimento emotivo che lo lega alla storia dell’US: “La penna di Calvano merita di essere letta – premette il giornalista al fianco del quale, l’autore e collega, ha documentato le vicissitudini delle Aquile per anni -. Scandagliando tante storie insolite di vita calcistica, in ‘capitoletti’ tratteggiati in modo apprezzabile, ho ritrovato una ‘mia’ storia del Catanzaro! Ognuno di noi ha momenti legati alla squadra e in me ha smosso tante sensazioni, pagina dopo pagina. Francesco è riuscito a delineare una passione che emerge, pur non avendo vissuto personalmente alcuni momenti. Insomma, ha tirato fuori storie belle, anche da anni brutti, con un respiro diverso”.
Ad intervallare il pomeriggio, il sentito augurio formulato con un messaggio video da Gianni Improta, il “baronetto di Posillipo” che ha scritto pagine indelebili della gloriosa US, il quale ha curato la presentazione del libro. Calvano pone innanzitutto in evidenza l’importanza di avvalersi di eccellenze del territorio, tra cui la casa editrice di Lucia, per poi addentrarsi in alcuni estratti del manoscritto, senza svelare più di tanto: “Mi sono focalizzato sugli aspetti extra-calcistici che spingono la gente a sostenere sempre, al di là della categoria e dei risultati – spiega l’autore -. Il Catanzaro ha ottenuto veri e propri traguardi fuori dal campo, come l’essere la prima squadra al mondo con il logo ‘Unicef’ sulla propria maglia. Sono fatti innegabili che rendono al meglio quanto, la nostra, sia riconosciuta ovunque come una realtà importante”.
Ciò non può che fungere da richiamo, ovviamente, verso le nuove generazioni, talvolta distratte dal mondo telematico e interattivo, lontane dalle emozioni che uno stadio e la squadra del cuore, rilascia: “Deve essere anche un volano per le nuove generazioni che si stanno avvicinando grazie ai risultati. Guardando ciò che propone la stagione in corso potremmo citare tanti altri episodi – ironizza Calvano -. Ho quindi deciso di riunire tutti questi elementi per lasciare testimonianza, elementi che ci fanno emergere rispetto a tante altre realtà, provinciali e non. Chi è nato a Catanzaro ha tre sogni: giocare nel Catanzaro, esserne presidente e scriverne! Questo è il motore che ci rende così particolari e… Unici“.
IL VIDEO DELL’INTERVISTA RILASCIATA DALL’AUTORE