In quel “Non vi giriamo mai le spalle, vi sosteniamo più di ieri e meno di domani”, pronunciato al megafono con fierezza, c’è tutto lo spirito catanzarese. Ultras, bambini, famiglie, sciarpe, bandiere: la tribuna del “Baldassarre Sinopoli” di Soverato diventa “succursale” della Ovest, eccezionalmente.
Il Catanzaro chiude la settimana di lavoro sul campo soveratese, ricevendo la carica dei ragazzi della Massimo Capraro, i quali ieri avevano invitato il popolo giallorosso a presenziare, manifestando vicinanza alle Aquile.
Gli uomini di Vivarini hanno svolto la seduta di rifinitura accompagnati dal calore dei tifosi presenti: sono state parole cariche di passione quelle che hanno riscosso la gratitudine della squadra, schierata ad ascoltare in silenzio, per poi liberarsi in un applauso sentito.
Il derby calabrese per antonomasia, contro i Lupi, non è mai stata partita paragonabile ad altre: l’occasione, dunque, era ideale, per fare quadrato, tutti insieme, prima di affrontare la sfida, che al “Ceravolo” riscontrerà il tutto esaurito, tra circa ventiquattro ore.
Lo stesso tecnico del Cosenza, Fabio Caserta, nel frattempo, si è espresso in merito all’importanza del match, lanciando anche un appello, dai microfoni (LEGGI QUI): “Dovrà essere una festa di sport”, ha auspicato il mister rossoblu.
“Siamo gli UC, vogliamo vincere”: uno dei cori più belli, riproposti anche stamane con intensità, funge da monito per la squadra, che avrà sicuramente ricevuto un’ulteriore iniezione di fiducia. Il derby è iniziato.