Il fatto che non ci sia la vetta del campionato come posta in palio, non preclude minimamente l’importanza del match, anzi. Comunque vadano le cose, domani sera alle 23.00 il Catanzaro sarà in ogni caso capolista del girone C di Lega Pro.
Poi, vedremo di quanto sarà il distacco in termini di punti con l’inseguitrice. E l’inseguitrice è la squadra della città distante poche decine di chilometri, che giocherà col coltello tra i denti, quantomeno per regalarsi la soddisfazione d’aver battuto l’organico più forte della Serie C.
Una gara carica di emotività, nonostante la chiusura del settore ospiti (scelta decisamente discutibile) disposta nelle scorse ore (LEGGI QUI), cosa che toglierà spettacolo alla sfida. A far da corollario, però, il pensiero commosso alle vittime del naufragio di Cutro, in memoria delle quali i due club hanno indetto un’asta di beneficenza con le maglie che verranno adoperate nel derby (LEGGI QUI). Maglie che saranno cariche di sudore e sentimenti, dunque. Ed il Catanzaro è consapevole dell’ardore che metteranno in campo gli squali.
Lamberto Zauli, allenatore del Crotone, ribadisce questo concetto: la voglia di vincere, di superare questo esame di maturità, in vista del futuro imminente.
“Certe partite creano un’adrenalina nel lavoro settimanale che va sicuramente vissuta! Quindi abbiamo attraversato una settimana bella, in vista di una una sfida importante, e le sfide si preparano per vincerle, senza pensare alla tattica e per chi fa sport non vi è settimana migliore. La differenza è dettata dal fuoco che si ha dentro”.
Con queste parole il tecnico rossoblu ha avviato il suo intervento ai microfoni, il quale dichiara di non veder l’ora di “sfidare coloro che stanno vincendo il campionato”: “Più si alza il livello dell’avversario, più occorre lavorare su determinate componenti per le partite future, come la componente psicologica, l’autostima, la personalità – osserva Zauli -. Non ci sentiamo assolutamente inferiori al Catanzaro, verso cui nutriamo il massimo rispetto, ma vogliamo migliorare e crescere per i playoff, dove subentreremo ai Quarti di finale. Certo, questa partita non è “l’ultimo atto” del nostro percorso. Un percorso un po anomalo, perché non arriveremo primi e probabilmente neanche terzi! Allora vorrei si vivessero le partite, d’ora in poi, come fossero finali“, annuncia l’ex bandiera di Palermo e Vicenza, estendendo la sua analisi oltre la gara di lunedì sera.
Il suo più grande rammarico? Non essere in corsa per la vittoria, sebbene la matematica non abbia ancora sancito nulla: “Poter giocare per il primo posto, da qui alla fine, avrebbe dato un’adrenalina meravigliosa, ma non voglio soffermarmi su quello che sarebbe stato – rivela l’allenatore degli squali -. Anche se la classifica non cambierà, dovremo giocare per i valori di questa partita, come l’orgoglio”.
Vincere, dunque, inietterebbe fiducia in tutto il contesto pitagorico: “Una vittoria darebbe una spinta a tutti, in chiave playoff – ammette -. Ho accettato di venire a Crotone perché ho intravisto la possibilità di andare in B. L’obiettivo resta quello e Catanzaro rappresenta una tappa che può portarci all’obiettivo“.