Con mister Giacomo Filippi espulso dalla panchina poco dopo il gol del 2-2, tocca al suo vice, Fabio Levacovich, presentarsi nella sala stampa del “Ceravolo”.
L’allenatore in seconda commenta una sconfitta bruciante, che lascia intravedere i progressi di una Viterbese che a Catanzaro ha sfiorato il colpaccio e non ha per nulla demeritato. Alla fine però, i Leoni fanno ritorno a casa a mani vuote, ma a testa alta, dovendosi arrendere alle frecce nell’arco dell’avversario: “Sapevamo di affrontare una squadra forte. Abbiamo fatto un’ora di buon calcio, dopo il aver incassato il secondo gol mentalmente siamo calati, ci siamo abbassati un po’ troppo e abbiamo subito la pressione del Catanzaro e del pubblico, che qui rappresenta un fattore importante – sostiene Levacovich -. I ragazzi hanno fatto una grandissima prestazione, qui non aveva ancora mai segnato nessuno e questo dimostra che ci siamo giocati la partita a viso aperto. Tuttavia può succedere di perdere contro quella che, a parer mio, è la più forte del campionato”.
I gialloblu, quindi, devono arrendersi alla forza di una squadra che ha nell’ampiezza dell’organico, l’arma in più: “Qualsiasi cambio effettui il Catanzaro, è sempre di livello assoluto – osserva il tecnico -. Si tratta di una squadra costruita alla perfezione, fortissima, che gioca un gran calcio, oggi magari un po’ meno perché noi siamo stati bravi ad essere aggressivi. Ci abbiamo creduto finché eravamo sulle ali dell’entusiasmo, poi prendere il secondo gol ha messo pressione! Non è mai facile fare due gol, figuriamoci a Catanzaro”.
