Vivarini ai microfoni: “La classifica? Restiamo coi piedi per terra”

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Per avere gli episodi a favore, è necessario creare. Parola di Vinenzo Vivarini. Ed è ineccepibile. Il Catanzaro ha prodotto una mole di gioco e di situazioni da gol alla luce delle quali il 3 a 0 è la fotografia perfetta. Se mister Vecchi, a fine gara, ricorre a “episodi sfavorevoli e sfortuna” per la sua Feralpisalò (LEGGI QUI), il tecnico giallorosso, per tutta risposta, ribadisce quanto sia essenziale giocare e creare occasioni, altrimenti i gol non arrivano certo per “grazia divina”.

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Ad onor del vero il Catanzaro avrebbe potuto capitalizzare già nel primo tempo; nella ripresa non c’è stata partita: “Nel secondo tempo siamo venuti fuori alla grande, legittimando il risultato”, osserva, a mente fredda, Vivarini, nella sala stampa del “Nicola Ceravolo”. 

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“Gli episodi? Occorre crearli! Il primo gol, ad esempio, è arrivato con la stessa dinamica del gol di Donnarumma contro il Lecco – sottolinea il trainer di Ari -. Lavorando bene in fase di non possesso e rubando palla, allora arrivano gli episodi”, sostiene il mister, elogiando la testa dei suoi ragazzi (“bravi ad essere sempre sul pezzo, durante la settimana”, dice), tra i quali deve sussistere un giusto spirito di competizione.

Oltre ad aver mantenuto la porta inviolata (dopo Bolzano), aspetto positivo di giornata è la comprovata intesa tra Iemmello (che si è mosso perlopiù da “rifinitore”) e Donnarumma, del quale si era già parlato alla vigilia del match: “Lo stavamo aspettando – ammette il tecnico -, in settimana abbiamo lavorato proprio sulla cattiveria, sull’intensità e sull’aspetto atletico”.

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Parma primo, dopo la vittoria contro il Como (prossimo avversario dell’US), immediatamente dopo ecco il Catanzaro, a quota 21 punti: la classifica recita questo, però non è il caso di soffermarsi oltremodo con la fantasia, sebbene la tentazione di spingersi in altri pensieri, sia tanta. Ma il Catanzaro ha il dovere di continuare nel suo percorso, nel suo progetto e centrare la salvezza, intanto. “La classifica è importante, è vero, ma dobbiamo assolutamente consolidare la categoria. Anche questa partita, ha messo in evidenza, nel primo tempo, il rischio di prendere gol nel momento in cui vengono meno intensità e cattiveria – rammenta Vivarini -. Ha senso guardare la classifica a marzo/aprile, ma adesso, fare altre ipotesi potrebbe creare solo problemi”.

Tuttavia, la gente ha il diritto di sognare, sulle ali dell’entusiasmo, a fare da contorno: “Ammiro i tifosi a fine partita e sono contento della loro passione, ma devo ragionare con razionalità – conclude -. Occorre stare coi piedi per terra, le gare saranno sempre tutte equilibrate”. 

Tutto vero, non fa una piega. Però un Catanzaro lassù, al secondo posto, rappresenta un approdo del quale essere fieri. L’equilibrio, però, resta imprescindibile.

 

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