Non dev’essere stato facilissimo, per Vincenzo Vivarini, lavorare in questa settimana, con gli occhi e la mente sul campo, ma le orecchie tese verso lo Sheraton di Milano per le ultime battute di mercato, sebbene il Catanzaro non abbia recitato il ruolo da “piglia tutto”.
Poche operazioni senza clamore per l’US che, a parte Antonini e Petriccione, ha pensato a sistemare qualche casella per il settore giovanile, oltre ad assicurarsi – dal prossimo luglio – le prestazioni del promettente terzino Piras (LEGGI QUI). E chissà che proprio Antonini e Petriccione non abbiano una chance dall’inizio, domani, allo stadio “Alberto Picco” di La Spezia, dove le Aquile saranno impegnate per la quarta giornata di ritorno.
Il difensore di Porto Alegre è accreditato per un posto al centro della difesa, complice l’assenza dello squalificato Brighenti, così come l’ex pitagorico – sul quale si punterà moltissimo, in ottica futura – in cabina di regia. Ha cambiato molto in questa sessione di gennaio, invece, lo Spezia di Luca D’Angelo: gli Aquilotti hanno colto una vittoria incoraggiante nella vicina Pisa, sabato scorso, alimentando la fiamma della salvezza, sebbene i mugugni della piazza – in massima serie pochi mesi fa – non vadano attenuandosi.
Nell’economia generale delle cose, Vivarini – che ha preferito glissare sul capitolo mercato – terrà conto dei segnali positivi dimostrati dal gruppo contro il Palermo: sì, un pareggio, ma forse importante quanto una vittoria, non solo per la classifica ma per le consapevolezze che ha consolidato.
Una squadra ritrovata sul piano dell’applicazione tattica e dell’umiltà, memore di ciò che è accaduto a Piacenza contro la Feralpisalò, avversario che, per certi versi, si presentava all’appuntamento in una condizione simile ai liguri.
“Solitamente ci soffermiamo sugli aspetti da rivedere, ma in questi giorni abbiamo rispolverato altri elementi messi in evidenza nella partita contro il Palermo, che ci ha dato diversi spunti – analizza il mister, ai microfoni del Poligiovino -. Ho visto un grande miglioramento sull’applicazione delle cose da fare, una squadra attenta e soprattutto viva sul piano mentale, che ha fatto tesoro delle sconfitte”.
Ecco, concentrazione e razionalità non dovranno venir meno, specie al cospetto di un avversario che vive una situazione non invidiabile, e per questo dovrà cercare di imporsi: “Lo Spezia ha calciatori di livello assoluto, spropositati per la categoria! La vittoria contro il Pisa, ottenuta con umiltà e sacrificio, gli ha ridato convinzione – osserva il trainer di Ari -. Allora dovremo limitare individualità e ripartenze, perché in avanti ha l’imbarazzo della scelta”.
Ora come non mai, occorre unione in tutte le componenti, tifoseria e squadra, per quello che si preannuncia il momento più delicato del campionato, dove i punti sono macigni e non si risparmierà nessuno per conseguire i propri obiettivi: “I nostri ragazzi sono eccezionali, stanno andando oltre le aspettative e dobbiamo continuare a far tirare fuori il meglio da ognuno di loro – dice Vivarini -, perciò mi appello alla città affinché ci sia vicinanza vero i giocatori anche per valorizzarli, come avvenuto con Katseris“.
Per un Katseris che va’, nessun arrivo che, ad oggi, possa eguagliarne le qualità. E Vivarini evita di esporsi sul mercato, mantenendosi lucido e distaccato: “Sono partiti diversi giocatori (che si aggiungono all’assenza di Ghion) e ne sono arrivati due. Prendo atto ma non ho niente da commentare“, aggiunge impassibile.
Se non altro, questa finestra ha portato sui Tre Colli un elemento di prospettiva come Antonini, oltre alla comprovata esperienza di Petriccione: “Non è facile trovare giocatori già pronti a calarsi nei nostri concetti, ma si stanno inserendo e hanno tutte le potenzialità per farlo al meglio”, sostiene Vivarini, il quale domani dovrà fare a meno di un pilastro come Brighenti: con Krajnc verso il recupero totale, le opzioni non mancherebbero, stando alle parole del mister, che promuove Miranda (“punto tantissimo su di lui e arriverà in A perché ha tutte le qualità”, dice) ma rinnova il proprio dispiacere per la partenza di Krastev, già palesata in precedenza.
Quello che è iniziato dopo la sosta, dunque, è un nuovo “campionato”, ma non lo si scopre certo oggi e il mister non fa altro che rimarcarlo, da settimane: “Palermo e Ascoli, ad esempio, sono squadre completamente diverse rispetto al girone d’andata! Sabato scorso, tra l’altro, hanno vinto tutte le squadre che stavano dietro, in classifica – avvisa Vivarini, quasi lanciando un monito, per tutti -. Il ritorno, quindi, sarà pazzesco! Lo Spezia non è la squadra incrociata a inizio anno, sarà una partita intensa e ‘cattiva’, ma più in generale dovremo lottare sempre, senza mollare di un millimetro”.
Condividendo la gioia della Panchina d’Oro 2023 per la Lega Pro, estendendo i meriti a società e staff, il mister si ricollega alle parole espresse a Coverciano e rinnova il proprio invito alla piazza: “Ho ringraziato la città, perché è stata per noi motore di motivazione – conclude -. Ecco perché è importante la vicinanza della gente, ora che ci saranno da fare dei sacrifici“.