Alla vigilia dell’impegno esterno contro il Cittadella, Vincenzo Vivarini ha presentato la sfida, analizzando i punti di forza degli avversari e come la squadra ha lavorato per cercare di arginarli, al netto dell’assenza di Brighenti, per squalifica, e di Pontisso causa stato influenzale.
“Troveremo un Cittadella con il dente avvelenato – esordisce – che, dopo cinque sconfitte consecutive, sarà determinato e vorrà far punti”. La squadra allenata da Gorini, spiega il tecnico giallorosso, “fa dell’applicazione, della rabbia e dell’aggressività la propria forza. La compagine veneta è la classica squadra di Serie B, ben consolidata, con un progetto tattico portato avanti da diverso tempo: i calciatori sanno perfettamente cosa devono fare in campo”.
“Noi – aggiunge – dovremo essere umili e sacrificarci perché, se abbassiamo il livello di applicazione e di attenzione, corriamo il rischio di subire alcuni episodi”. Episodi che, soprattutto per quanto concerne le palle inattive, hanno penalizzato i giallorossi e sui quali la squadra, già da tempo, sta lavorando. “Quest’anno abbiamo compromesso diversi risultati – evidenzia – non per la prestazione, sempre di alto livello, ma per alcune disattenzioni nelle zone cruciali del campo. Stiamo lavorando su questi errori già da qualche settimana, provando a farne tesoro per non ripeterli nuovamente”.
“Rispetto allo scorso anno – sottolinea – le partite sono più complesse da preparare ma, con il passare del tempo, la squadra sta assimilando le diverse soluzioni che si possono adottare a partita in corso”.
Successivamente, il trainer giallorosso si è soffermato sul valore della rosa, spiegando le motivazioni alla base delle scelte fatte nella prima parte di stagione. “Nel girone d’andata – illustra – abbiamo giocato spesso con gli stessi uomini, perché avevamo la squadra dello scorso anno con l’aggiunta di qualche giovane, che si doveva adattare alla nostra filosofia di gioco. Poi, abbiamo lavorato per permettere agli altri ragazzi di essere presi in considerazione ed hanno risposto, come si è visto, con esuberanza e freschezza”.
“Adesso, quindi, ci possiamo permettere di far ruotare la squadra – asserisce – perché non sono importanti solo gli 11 titolari ma anche coloro che poi subentrano nella ripresa”.
A conclusione della conferenza stampa, Vivarini ha speso qualche parola anche sui singoli, come Donnarumma, D’Andrea e Miranda. Sull’attaccante ha affermato che “ha superato il problema fisico e sta lavorando sotto l’aspetto atletico”. Su D’Andrea, invece, ha dichiarato che “deve ancora crescere, soprattutto per quanto concerne lo spirito di squadra”.
Infine, proprio in Miranda intravede miglioramenti esponenziali: “Sì, è cresciuto tantissimo, è un difensore moderno che ha la capacità di coprire la profondità”. “Mi ha stupito – conclude – anche sotto l’aspetto del palleggio e speriamo di vederlo in campo il prima possibile”.