Vivarini avverte: “Ognuno dovrà dare il massimo”

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La partita dell’andata ha fatto scuola.

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Anzi, per certi versi, il cammino dell’US Catanzaro in buona parte è figlio della mezza battuta d’arresto di Cerignola, lo scorso settembre. E se non fosse stato per l’incornata di Pontisso al minuto 95, si sarebbe materializzata la sconfitta. 

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Quella partita, nelle sue dinamiche, la trama scritta al “Monterisi” allora, fece giurisprudenza per le Aquile, non per questioni tecnico-tattiche, ma per sfumature caratteriali. Quell’avversario, l’Audace di Michele Pazienza (LEGGI QUI), aveva al suo arco un altro tipo di frecce: l’astuzia, la furbizia, la scorza. E poi – per carità – una buona dose di qualità, disseminata in alcuni uomini cardine. 

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Nel computo generale delle cose, alla vigilia del match di ritorno, mister Vincenzo Vivarini ha rivisto gli appunti stilati all’indomani di quella partita, sui quali il Catanzaro ha ragionato e ha impostato il proprio percorso. 

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“È stata la prima volta che abbiamo trovato una squadra abile a chiudere tutti gli spazi, senza consentirci di giocare – ammette Vivarini nel briefing della vigilia con la stampa -. Loro sono stati molto furbi, realizzando due gol da rimesse battute con trenta metri di differenza dal punto in cui era uscita la palla. Abbiamo pagato la nostra ingenuità ma abbiamo fatto tesoro di quella partita, rendendoci conto che avremmo dovuto essere attenti anche su altri particolari, al di là del gioco”. Insomma, a volte servono gli schiaffi per vedere la via maestra. I giallorossi hanno rivisto le immagini di quel 2-2 e domani vorranno senza dubbio riscattare quel risultato, pur calcolando le avverse condizioni climatiche che hanno accompagnato il lavoro settimanale e che potrebbero verificarsi tra poche ore. 

“È iniziato un altro campionato e ci aspettiamo maggiore furbizia e determinazione nel chiudere gli spazi da parte del Cerignola, una delle migliori squadre del girone, che verrà qui ‘su di giri’, con grande motivazione”, prosegue l’allenatore dell’US, rimarcando la solidità tattica di un avversario che, tra le sue fila, annovera Malcore, tra gli attaccanti migliori del torneo (LEGGI QUI). “Servirà anche la prestazione individuale, perché ci sarà bisogno di tutto, ognuno deve dare il massimo, analizza Vivarini, che può contare su un Situm ormai recuperato oltre a Rolando, tra i convocati, sebbene viva nel limbo della partenza. 

Ecco, a proposito di mercato, il mister preferisce glissare, focalizzandosi soltanto sulla partita, ma osserva: “Non posso sbilanciarmi sui nomi che ho letto – dice, alludendo a Brignolaperò ben vengano caratteristiche diverse che potrebbero arricchire le potenzialità della nostra squadra”, sostiene, senza neanche soffermarsi sulle illazioni e le provocazioni che piovono nel sottobosco dei social da parte di alcuni tifosi di altre squadre. Per tutta risposta, Vivarini afferma perentoriamente: Non mi interessano le altre squadre, né ciò che si scrive. Anzi, siamo in credito con gli episodi, siamo scottati dal torto clamoroso patito lo scorso anno, dobbiamo restare fuori da queste cose e pensare solo al campo, pronti eventualmente a qualche passo falso, perché il cammino sarà duro”. 

Il cammino sarà duro, è vero, ma fondamentalmente è sempre stato così. D’ora in poi, la stragrande maggioranza degli avversari, al cospetto del Catanzaro penserà a “non prenderle”, a chiudere i valichi e serrare i ranghi. Ma le Aquile dispongono della chiave di volta per scardinare anche le difese più arroccate. E contro l’Audace Cerignola, bisognerà ricorrere ad ogni singola risorsa per fare posta piena. 

 

 

 

 

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