Vivarini commosso: “Volevamo far divertire il nostro pubblico”

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Vincenzo Vivarini non trova le parole, quasi stordito dall’apoteosi del “Ceravolo” per un 4 a 2 memorabile che consegna al Catanzaro la semifinale playoff. Un’altra serata indimenticabile, comunque vada. Il Brescia, sullo sfondo, raccoglie i cocci della delusione, per una qualificazione sfumata al fotofinish: i casi della vita.

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“Con una cornice del genere non potevamo non far divertire il nostro pubblico”: rompe il ghiaccio con ironia e commozione, il mister, in sala stampa, stremato ma felice. “Ci sta tutto: pathos, momenti di delusione e poi esaltazione, il calcio è questo! Per me significa giocare per il risultato, ma dando spettacolo ai tifosi”, dice il tecnico dell’US.

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“In quest’annata fantastica siamo stati acclamati, sostenuti da questo meraviglioso pubblico, ricambiando con prestazioni simili – continua -. Ai ragazzi, prima della partita, avevo detto ‘andiamo a divertirci!’ e così è stato. Chi è subentrato, poi, ci ha messo ‘cattiveria’, determinazione, voglia di vincere”. 

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Entrando quindi nella disamina del match, per quanto possa essere difficile mettere da parte le emozioni, Vivarini osserva: “Sono emersi i problemi palesati durante il campionato – ammette -. Abbiamo preso due gol evitabili, su due cross di semplice lettura. Sul primo abbiamo reagito bene, ma sul secondo abbiamo perso ordine e senso tattico”.

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“Il Brescia è una buona squadra, ha giocato fino alla morte, con rabbia e determinazione – commenta, a proposito dell’avversario -. Vero è che noi avremmo potuto fare meglio sul piano del gioco”.

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La gioia per le reti di due protagonisti inattesi, i cui gol sono evidentemente un segno del destino, si manifesta nella voce roca, commossa, specie per Donnarumma, praticamente un figlio prediletto nelle precedenti avventure: “Alfredo mi ha sempre regalato grandi soddisfazioni! Ha iniziato con me a giocare ad alti livelli, facendo tantissimi gol a Teramo e ad Empoli – sostiene – e ora mi ripaga con questo gol a partita finita, che merita tutto per quanto ha sofferto. Anche Brignola ha sofferto nel corso della stagione, dunque sono contento per loro che hanno avuto maggiori difficoltà. Meritavano questa serata“.

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Ma non è certo finita qui: all’orizzonte per il Catanzaro si scorge la Cremonese e martedì si tornerà in scena, nuovamente al “Ceravolo”: “Dobbiamo recuperare energie, per poi disporre di un solo giorno di lavoro e fare tesoro di questa partita – sottolinea il trainer di Ari -. Ma dobbiamo mantenere questa esaltazione per affrontare la prossima, che sarà difficile, dura. Se i valori umani di questa sera verranno messi in campo martedì, allora potremo dire la nostra“.

Una serata epica, una serata da Aquile.

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