Per la Cremonese ultimo treno verso la promozione diretta; per il Catanzaro l’occasione per avere conferma di essere all’altezza delle grandi. La sfida di domani, in un “Ceravolo” gremito, potrà fornire queste risposte.
“Incontriamo una squadra di livello assoluto per la categoria, che ha investito tanto e ha ambizioni alte e che, avendo perso punti ultimamente, verrà qui per far bene”: no, non è un avvertimento “copia-incolla” da parte di Vincenzo Vivarini, ma lo stato reale delle cose, alla vigilia di un match d’alta quota.
A dire il vero masticano amaro i grigiorossi, per le recenti sconfitte, con la seconda posizione quasi compromessa. Ma Stroppa non intende rassegnarsi all’idea dei playoff e punta a rialzare la testa, come espresso in conferenza stampa (LEGGI QUI).
Assonanze tra le due squadre, è vero, ma sfumature tattiche leggermente diverse, stando al pensiero di Vivarini: “Ci accomuna il possesso, ma la Cremonese tende a tener palla con altri principi, anche sul piano della finalizzazione”, osserva il trainer di Ari ai microfoni del Poligiovino, evidenziando l’approccio pragmatico del Real Madrid nei Quarti di Champions vinti contro il City di Guardiola, da prendere come esempio.
Ecco, al di là delle categorie, dei palcoscenici, il comune denominatore, l’elemento alla base di tutto, è l’applicazione, per chiunque, anche se ti chiami Real e sei il club più blasonato al mondo. Vale per tutti.
La gara d’andata, che ha coinciso con l’esordio in B per la “matricola” Catanzaro, non ripropone oggi elementi di congiunzione: tutt’altra situazione, una squadra ancora “vergine” e un po ingessata, com’era legittimo che fosse. “Eravamo molto contratti, preoccupati, non avevamo contezza di cosa fosse il campionato né le certezze di oggi – rivela Vivarini -. Ora però miriamo a diventare una squadra forte contro le forti“.
E se le Aquile avessero fatto posta piena anche contro il Como, magari staremmo qui a ipotizzare altro: “Senza quel passo falso immeritato, avremmo potuto fare discorsi diversi – dice il mister – ma questa è l’occasione per capire se siamo all’altezza di queste squadre e possiamo veramente ambire a qualcosa di importante”, afferma il tecnico dell’US, auspicando un epilogo diverso da quello contro i lariani, in uno stadio pieno a fare da cornice.
Oltre a D’Andrea (per lui stagione finita quasi sicuramente), out anche Verna per un fastidio al ginocchio, ma si potrà nuovamente contare sul ristabilito Brighenti e su un Ghion in crescita: ad ogni modo i giallorossi dispongono degli interpreti per la corsia destra.
Quel che rassicura più di tutto Vivarini, però, è l’ottima risposta fornita dall’alternanza Biasci-Ambrosino a gara in corso, divenuta una squisita consuetudine di questo girone di ritorno.
La voglia di stupire del Catanzaro si rinnoverà anche al cospetto della Cremonese e negli impegni che verranno in questa fase clou della stagione.