Vivarini nel post-gara: “Il rinnovo? Non si tratta di distanza, ma programmazione”

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Luciderà a menadito, con cautela e cura, questo nuovo meritatissimo trofeo, Vincenzo Vivarini

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La Supercoppa, la ciliegina sulla torta che impreziosisce un’annata straordinaria. Il 2-2 contro la Reggiana, quindi, suggella un lavoro iniziato un anno e mezzo fa. 

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Nel post-partita, ai microfoni della sala stampa del “Città del Tricolore” di Reggio Emilia, il tecnico analizza la partita, sebbene i pensieri di stampa e tifosi convergano principalmente (se non unicamente) sulla questione che più sta a cuore: il rinnovo contrattuale, argomento attorno al quale sono state ricamate diverse versioni, negli ultimi giorni. Ma solo le parti – allenatore e proprietà – conoscono i dettagli, com’è giusto che sia. 

Passando al campo, Vivarini elogia, nuovamente, la squadra, per ciò che gli ha regalato in questo meraviglioso anno. “È stata una bella partita contro una squadra di livello, con individualità importanti. Mi è piaciuto molto affrontare una squadra così forte, perché ci ha permesso di poterci confrontare con altre realtà – ammette il mister -. La Reggiana ci ha messo in difficoltà, ma noi siamo stati molto bravi, specie nel primo tempo, imponendo il nostro gioco e detenendo il pallino, però questo con le grandi squadre non è sempre possibile, perché gli avversari giocano la palla, guadagnano campo e sanno mettere alle corde. Anzi, la Reggiana ha dato un’organizzazione difensiva diversa rispetto a quanto fatto in campionato e con la Feralpi, venendo a prenderci uomo contro uomo, con coraggio! Anche in quelle situazioni di difficoltà, siamo stati abbastanza bravi, seppur reduci da due mesi di festeggiamenti, per cui non era facile mantenere l’attenzione! Ma avevo detto alla squadra che non avremmo potuto certo deludere gli oltre duemila tifosi che hanno fatto tutti questi chilometri“.  

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Inevitabile, dunque, un ragionamento sullo stato attuale delle cose, per quanto riguarda la propria posizione: “Dobbiamo affrontare un campionato di B di livello alto. Stasera lo abbiamo capito e ciò sarà la consuetudine l’anno prossimo. Non possiamo certo pensare di replicare lo stesso campionato di quest’anno. Quindi occorre parlare, sviscerare tutto sedendosi al tavolo – rivela Vivarini -. Io non mi sono spostato da quella che è stata la mia idea già espressa tanto tempo fa, ed è impossibile non tener conto di cosa sia Catanzaro calcisticamente, cosa che ho ribadito ai microfoni della RAI (LEGGI QUI). Per me la bellezza del calcio è ciò che esprime la città di Catanzaro, una passione così viscerale per questo sport non si trova da nessun’altra parte”.

Il trainer abruzzese allora chiarisce: “Serve fare le cose insieme, con grande lucidità, capacità imprenditoriale e non stiamo certo perdendo tempo – sostiene -. Ho centellinato un po tutte le sfaccettature per organizzare un nuovo anno, tra l’altro, di conseguenza sono emersi pettegolezzi, ma io sono rimasto sempre fermo su quanto detto inizialmente. Vedremo cosa succederà nei prossimi giorni”.

Quindi, perentoria la conclusione di Vivarini: “Non è una questione di distanza‘, non c’è distanza tra le parti! Si tratta di programmazione, occorre sapere cosa fare l’anno prossimo”.

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