Vivarini prima di Ascoli: “Piedi per terra. Sorpreso dalle parole di Magalini”

Ritroverà il suo recente passato, Vincenzo Vivarini. Tornare al “Del Duca” da ex magari avrà un sapore particolare, anche per un uomo razionale, che lascia trasparire poco, come lui. A maggior ragione per un allenatore, mestiere che vice di cicli continui. Difficile tradurre i pensieri e le sensazioni del tecnico giallorosso, il quale lascerà poco spazio all’emotività: l’obiettivo è fare risultato ad Ascoli, bando ai sentimentalismi.

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Il Catanzaro arriverà in casa dei bianconeri, sabato, conscio del proprio potenziale e con l’intenzione di dar seguito alla striscia fin qui protratta, a parte “l’interruzione” delle tre sconfitte consecutive ormai alle spalle. Davanti, un avversario che naviga in brutte acque (terzultima posizione, con tredici punti e una sequela di infortunati) e sa che non può avere alternative alla vittoria, per risollevarsi.

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E a proposito di defezioni, se Castori ha i suoi grattacapi, Vivarini non ha da rallegrarsi, viste le assenze annunciate di Donnarumma, Miranda, Veroli e Iemmello: il capitano giallorosso ha iniziato il suo percorso di recupero, ma sulle tempistiche è opportuno non proferire parola. Tra l’altro, nell’allenamento odierno al “Ceravolo” che ha preceduto l’incontro con la stampa, Katseris ha rimediato un piccolo fastidio, sperando non ne pregiudichi l’impiego dall’inizio.

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Ai microfoni, quindi, il Vivarini cauto e previdente di sempre, che non ammette cali di attenzione, a maggior ragione considerando l’ottimo momento: “Solitamente, quando va tutto bene vi è il rischio che possano venir meno le attenzioni e ci siamo soffermati proprio su questo aspetto. Quando ci si esalta troppo, si prendono gli ‘schiaffi’! Allora serve restare sempre coi piedi per terra, ecco perché non amo fare voli pindarici, ma affrontare tutto un passo alla volta – tiene a rimarcare il tecnico di Ari -. Ad Ascoli troveremo una squadra determinata, esperta della categoria, che dispone degli elementi per non farci giocare, quindi servirà il piglio giusto”, aggiunge.

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Sviscerando le proprie aspettative sulle dinamiche che comporranno il match, sabato pomeriggio, non ha dubbi: “Verranno a prenderci ‘cattivi’, cercando di metterla sul piano dell’intensità, dell’aggressione – dice -, giocando sulle palle sporche e sulla fisicità. Sarà una battaglia, dovremo reggere l’urto con giocatori di grande spessore”.

Il curriculum di Fabrizio Castori precede di diverse spanne Vivarini, specialmente in B – data anche la differenza anagrafica – ed il timoniere dell’US può solo spendere parole di elogio per il collega: Mitico Castori! L’ho sempre stimato, perché ‘si è fatto’ da solo – ammette -. Tutto ciò che ha ottenuto, l’ha avuto con il lavoro, con i risultati e sono certo che troverà la strada giusta per far bene”, sostiene il mister, che ravvisa diverse analogie tra i Tre Colli e la città marchigiana.

Ascoli è una piazza che ha parecchie similitudini con Catanzaro – osserva – perché vive di calcio e qui ho ritrovato molti elementi che avevo già vissuto lì, quindi torno con piacere. Mi è rimasta nel cuore, proprio perché amo le piazze dove si vive di calcio”.

 

Out Iemmello, l’uomo simbolo dei giallorossi, lo scettro dell’attacco passerà ad Ambrosino, che contro il Pisa ha ricevuto il “battesimo” del gol, per di più sotto la Capraro: “Nutrivamo dubbi solo sulla sua tenuta fisica perché aveva perso la preparazione, appena arrivato, e ancora adesso non è al top – puntualizza Vivarini – ma sta crescendo in modo esponenziale. Ha doti tecniche, vede la porta, fa lavoro per la squadra e spero abbia i novanta minuti nelle gambe. Il nostro progetto passa dal miglioramento dei giovani, i quali devono prendere coscienza del tipo di campionato”.

A seguito di quanto dichiarato dal ds Magalini nei giorni scorsi, il mister non nasconde di sentirsi un po’ spiazzato dalle affermazioni del direttore, il quale ha manifestato di proiettarsi oltre la salvezza, da sempre ritenuto l’obiettivo da centrare: “Sono rimasto sorpreso dall’intervento del direttore Magalini, non mi aspettavo parlasse così – rivela -. Io ero stato chiaro anche dopo il Pisa e lui, esperto di B, conosce bene la categoria. Anzi, i tre passi falsi consecutivi danno l’idea del tipo di campionato. Sono contento che stampa e tifosi parlino positivamente, ma resto delle mie idee”.

Di conseguenza, Vivarini glissa anche su quelle che potrebbero essere le linee da adottare nel mercato invernale: “Ancora è presto per parlarne. A gennaio raramente si pescano uomini che possano fare la differenza ed è difficile trovare qualcuno che riesca a far meglio dei nostri giocatori – conclude -. Non è facile prendere calciatori di livello alto, ma se ne parlerà più in là, comunque”.

 

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