Vivarini: “Sarà come una partita a scacchi”

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Soli contro tutti. I giallorossi saranno di scena allo stadio “Ezio Scida”, nella vicina Crotone, tra ventiquattro ore e si avrà la sensazione di essere “in trasferta” come mai quest’anno.

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La chiusura del settore ospiti disposta dalle autorità, farà sì che il Catanzaro dovrà battagliare senza la spinta dei propri tifosi, benché disseminati in ogni dove, tra la provincia crotonese e oltre confine. Ecco perché il calore, il sostegno, seppur a distanza (magari dal “Ceravolo”, davanti il maxischermo) non mancheranno. 

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Ma le Aquile dispongono di fibra, spalle larghe ed esperienza tali da superare tranquillamente le avversità ambientali, focalizzandosi solo sul campo. 

Da par suo, Lamberto Zauli attende delle risposte dal suo Crotone, desideroso di regalarsi e regalare una vittoria alla città, spartiacque per il futuro imminente che dovrebbe certificare i playoff

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Ma non è partita da far correlare alla classifica: quand’anche non vi fossero stati quattordici punti a dividere il Catanzaro capolista dal Crotone, le motivazioni, da una parte e dall’altra, non sarebbero mancate comunque. A ciò si aggiunga un bel carico di emozione, per il pensiero rivolto alle vittime del naufragio di Cutro, in memoria delle quali i due club hanno indetto un’asta benefica (LEGGI QUI). 

L’analisi della vigilia di Vincenzo Vivarini prende spunto dall’assenza dei tifosi che – dice ironizzando – “magari faranno sentire i loro cori dal ‘Ceravolo’ fino a Crotone”: “Io che amo il calcio pulito, fatto di passione ed entusiasmo, sono rammaricato di non avere i tifosi, che hanno manifestato correttezza in tutti gli stadi in cui sono stati presenti in maniera massiccia, senza problemi – osserva il mister -. Ogni gara è una festa in casa nostra, abbiamo avuto sempre tanta forza da parte del pubblico, sebbene noi dobbiamo restare sempre coi piedi ben piantati per terra”. 

Inevitabile, quindi, una riflessione su un avversario che, dall’avvento di Zauli, ha modificato qualcosa: “Il Crotone ha fatto un ottimo campionato e lo affronteremo con umiltà e rispetto, come le altre partite. L’intensità di un derby è molto più alta di altre gare – sostiene il trainer abruzzese -. Zauli ha apportato chiari cambiamenti nella disposizione, nel lavoro a centrocampo e in fase di sviluppo, disponendo di grandi calciatori capaci di capire il nostro lavoro. Ci aspettiamo una partita di grande aggressione e voglia di vincere da parte loro, ma siamo pronti. Sarà come una partita a scacchi, nella quale studiare bene le loro mosse”.

Un tipo di partita che implica insidie differenti da altri incontri, ma il credo di Vivarini non muta e prevede, alla base, applicazione ed equilibrio: mai esaltarsi troppo, né deprimersi, restare lucidi. Sacrosanto. Del resto, in una settimana durante la quale il forte vento ha inciso parecchio, parlare di motivazioni alla squadra non si è reso necessario: Martinelli e compagni sono totalmente consapevoli dell’importanza del match. 

“Sono partite caratterizzate da un equilibrio esasperante e a fare la differenza sono proprio i singoli giocatori – ammette l’allenatore del Catanzaro -. A questo punto della stagione, però, i ragazzi hanno la capacità di leggere le situazioni e interpretare le difficoltà che potranno incontrare, disposti a dare il massimo e senza badare ad eventuali fattori esterni”, aggiunge il mister, alludendo al prevedibile (e in un certo senso legittimo) clima “infuocato” che si troverà in campo e sugli spalti, pur confidando nella sportività del popolo di casa.

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L’importante è lanciare un messaggio di sport e solidarietà, indipendentemente dal risultato: “Loro possono metterci in difficoltà, ma noi siamo il Catanzaro. Vinca il migliore”. 

 

 

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