Vivarini tra presente e futuro: “Crescere e migliorarci”

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Passato, presente e futuro. Ma soprattutto il presente, che deve vivere di un elemento, fortissimo, per Vincenzo Vivarini: l’unione, la coesione, ingredienti che non sono mai mancati, ma è sempre bene rafforzare, per raggiungere gli obiettivi. E c’è questo filo conduttore tra passato (recente), presente (il Südtirol, avversario domani) e futuro, nelle parole del mister, alla vigilia della partita.

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Intanto, un breve recap sulle indicazioni giunte dalla vittoria (in rimonta, sofferta) contro l’Ascoli, su cui si è improntato il lavoro settimanale: “Abbiamo lavorato sui nostri errori, con l’obiettivo di continuare a crescere e migliorarci, come squadra, soprattutto in questo tipo di partite dall’esito non scontato. Allora dobbiamo assolutamente affinare i meccanismi”. Apre in questi termini il suo intervento ai microfoni del Poligiovino, l’allenatore delle Aquile.

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Il futuro immediato, quindi, pone davanti la compagine bolzanina, battuta all’andata, sulla cui panchina sedeva un altro timoniere: “Da allora, hanno rafforzato il pacchetto avanzato ma mantenuto l’assetto difensivo, modificando un po la fase di possesso, almeno da quanto abbiamo avuto modo di vedere noi – osserva Vivarini -. Sarà una gara diversa dall’andata, contro una squadra che si difende molto bene perciò sarà difficile trovare il gol, ma dobbiamo dare ritmo per cercare di ottenere la vittoria”. E alla resilienza si appella il tecnico del Süditorl, lo svizzero Federico Valente (LEGGI QUI).

“Per far bene contro quegli avversari che hanno l’acqua alla gola – continua – dobbiamo almeno ‘pareggiare’ il loro livello di agonismo e cattiveria, per poi tirar fuori la nostra organizzazione e le nostre qualità. Quando la partita è ‘maschia’, dobbiamo esserlo anche noi“.

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Il mister, a questo punto, apre la parentesi delle proprie considerazioni: “La nostra forza, lo scorso anno, è stata quella di pensare una partita per volta, senza mai dare peso all’obiettivo, senza aver mai parlato apertamente di vittoria del campionato e quest’anno è la stessa cosa! Abbiamo un intero girone di ritorno da affrontare – sottolinea -, ma dobbiamo migliorare come squadra, inserire i giovani e, a questo proposito i frutti si vedono”.

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Sempre in tema di precisazioni, il tecnico dell’US coglie l’occasione per tornare su un concetto espresso in chiusura di mercato, quel “non commento” relativo agli acquisti che aveva lasciato spazio a più interpretazioni, ad onor del vero: Non mi riferivo certo alla volontà della società, anzi, la nostra forza è sempre stata l’unione tra tutte le componenti – rivela -. Piuttosto, alludevo alle oggettive difficoltà nel fare mercato”, dice, spendendosi nuovamente sulle qualità di Petriccione – in odore di titolarità – il quale “dispone delle qualità di Ghion e si sposa con i canoni che ci si aspetta in quel ruolo”.

“Se vogliamo continuare a far cose eccezionali, c’è bisogno di tutti, specie di coloro che, subentrando, devono essere convinti di far parte di un grande progetto e i ragazzi lo stanno dimostrando”, evidenzia Vivarini, riprendendo quel pensiero di coesione già esposto, soprattutto a caldo, dopo la vittoria contro l’Ascoli, comunemente a quello di capitan Iemmello.

Iemmello esultanza

“Accetto sempre i mugugni, da professionista, perché nel calcio ci sta – afferma, per l’appunto -, ma è importante che la squadra non venga condizionata. Io vivo la città, la ‘sento’: abbiamo una forza clamorosa! Il gol del pareggio contro l’Ascoli lo ha fatto la gente! Ho rivisto quel Ceravolo che ci ha portato in alto lo scorso anno, perché in questo momento possono esserci delle difficoltà che vanno accettate, ma noi dobbiamo farci valere con altre ‘armi’ tra cui il pubblico”, ammette Vivarini, ponendo uno spunto importante: in B esistono realtà straordinarie che hanno costruito nel tempo, apparecchiando la situazione per il salto, proprio come ha fatto il Catanzaro in circa tre anni, in Lega Pro.

Iemmello - Vivarini

Curva, Distinti, tribune, dobbiamo essere corpo unico, remare per il bene della squadra e, se riusciamo in questo, arriveremo bene alla fine campionato, poi chissà cosa accadrà – prosegue, appellandosi alla tifoseria -. L’importante è mantenere l’unione che c’è sempre stata, anche per aumentare la nostra immagine sul piano nazionale”.

Coesione, unione: sentimenti esposti nella toccante nota realizzata dai ragazzi della Massimo Capraro, in un bel comunicato diffuso quest’oggi, che non ha bisogno di postille: “Tutti uniti e compatti attorno al progetto US Catanzaro, raggiungiamo l’obiettivo stagionale che è la salvezza”.

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