Ad oggi non risulta essere un’esagerazione asserire che il Catanzaro proponga forse il più bel calcio della Serie B. Potranno esserci alti e bassi, qualche sbavatura in difesa o imprecisione su alcune scelte nel dettare l’ultimo passaggio, ma Vincenzo Vivarini ha praticamente ideato una macchina (quasi) perfetta. Lo si è visto anche questa sera, a Modena, dove l’US non aveva mai vinto: un altro risultato storico, dopo la trasferta di Parma.
Al “Braglia” un Catanzaro protagonista, che ha saputo aspettare prima di uscire dal guscio, sia in avvio di partita che ad inizio ripresa, per poi colpire splendidamente di rimessa, trascinato dal suo capitano – autore di una doppietta – e da un Vandeputte eccezionale, che trova anche l’undicesimo assist stagionale.
Alla fine è un 1-3 che consente alle Aquile di consolidare la quinta posizione in classifica (portandosi a +5 sul Palermo, momentaneamente), mentre in casa modenese cresce la contestazione.
Prima di entrare nel merito dell’analisi del match, Vivarini rassicura circa le condizioni di Fulignati, palesemente stordito dalla pallonata presa in pieno volto (“parata” che ha salvato il risultato), sebbene sia preferibile fare eventuali accertamenti.
Inevitabilmente, un pensiero alla bruciante – quanto ingiusta – sconfitta dell’andata, spicca in tutta franchezza. “Siamo venuti con l’idea di riscattare quella partita che non meritavamo assolutamente di perdere, ma gli episodi hanno fatto la differenza. Quindi l’abbiamo accettata e ci abbiamo lavorato su tanto, per arrivare ad oggi – afferma, fiero, Vivarini -. Ci aspettavamo questo tipo di pressione da parte loro, ma noi abbiamo ‘mentalizzato’ quanto accaduto all’andata, facendone tesoro. I ragazzi sono stati eccezionali nell’interpretarla nel modo giusto”, sostiene il mister, complimentandosi coi suoi.
Con Verna a riposo, a sorpresa chance per Pontisso al fianco di Petriccione: “Abbiamo optato per due mediani di alta qualità, grazie ai quali siamo venuti fuori dalle loro pressioni e sfruttato gli spazi tra le linee, dove Vandeputte e Iemmello hanno avuto palle pulite, ed è lì che siamo arrivati in profondità con facilità, facendo gol – analizza il tecnico dell’US -. La squadra non ha mai dato punti di riferimento, gestendo palla sempre con grande serenità”.
“Pontisso è un giocatore che amo tantissimo – continua Vivarini -, è uno spettacolo guardarlo giocare a calcio! Ma quando vi è armonia e unità di intenti e ognuno si focalizza sull’obiettivo di squadra, allora vi è lo spirito giusto per far bene”, sostiene l’allenatore del Catanzaro, elogiando anche la prova dei subentrati Sounas, Biasci e Pompetti, tra gli altri, offrendo garanzie anche sullo stato di forma di Brighenti, il quale è stato risparmiato visto il recente infortunio.
Come sempre, basso profilo e nessun altro tipo di previsione, nonostante il Catanzaro stia viaggiando a vele spiegate, riscuotendo complimenti da tutti: andare avanti partita per partita, lavorando al solo scopo di migliorarsi, il “Vivarini-pensiero” non cambia. “Adesso, però, c’è la sicurezza di potercela giocare con tutti – ammette -, speriamo di fare partite del genere, da qui alla fine”.
Immancabilmente, ammirazione e gratitudine per gli oltre 1500 supporters di fede giallorossa, che si sono assiepati nel settore ospiti del “Braglia”, di venerdì sera: “Sono contento di averli ripagati con una prestazione di livello e con il risultato su un campo dove non si era mai vinto”, dice.
E sabato al “Ceravolo” arriverà la Cremonese: per Vivarini non esistono al momento altri pensieri.