Una boccata d’ossigeno d’illustre portata, la schiacciante vittoria dalla Feralpisalò di Marco Zaffaroni, ottenuta contro un Catanzaro spento e non pervenuto, per il quale il successo conquistato nel turno precedente con il Lecco sembra aver espropriato le energie necessarie per affrontare l’impegno del “Garilli”.
Soddisfatto ai microfoni il tecnico dei Leoni del Garda, consapevole di aver affrontato e battuto una delle compagini maggiormente organizzate del campionato cadetto, sfornando una prestazione da dieci in pagella, evitando anche il forcing finale dei giallorossi spinti dal calore dei circa duemila seguaci nella trasferta piacentina.
E’ lo stesso Zaffaroni a riconoscere i meriti dei suoi, sempre insediati all’ultimo posto dell’attuale classifica di B, per la prima volta non più soli, ma a pari punti (diciassette) con lo Spezia, sconfitto in casa dalla Cremonese: “Per vincere serviva una prestazione di alto livello – ammette il tecnico ex Verona -. Avevamo messo in conto una reazione rabbiosa di una squadra di qualità, come il Catanzaro, una volta passati noi in vantaggio. Ma c’è stata voglia di fare risultato, abbiamo vinto i duelli. Dovevamo avere pazienza contro una squadra del genere, con qualità di palleggio. C’erano momenti in cui dovevamo ‘ballare’ e lo abbiamo fatto con pazienza”.
E’ stata una gara “maschia”, gagliarda quella disputata dai lombardi, reduci dalla cocente frenata della settimana scorsa in quel di Bolzano: “È diventata una gara di duelli, i ragazzi sono stati bravissimi – osserva-. Gioiamo di questa vittoria, ma non possiamo accontentarci però”.
Tre punti meritati e “sudati”, guadagnati contro una squadra che sta lavorando in maniera brillante dentro e fuori dal terreno di gioco, esempio anche per le altre formazioni di Serie B, tra cui la Feralpisalò, neopromossa nella scorsa stagione, compiendo un percorso simile a quello delle Aquile di mister Vivarini: “Il Catanzaro mi piace a prescindere, lo seguivo anche in C – dice -. Società, staff e giocatori stanno facendo un lavoro bellissimo. Oggi non ho visto un Catanzaro dall’atteggiamento remissivo, ma una squadra capace di mettere in difficoltà in ogni secondo, perché è tutto frutto di studio”.